“FUTURISMO” e “FU* TURISMO”
MANIFESTO ESEMPLIFICATIVO

Il FUTURISMO “Marinettiano”, nato e sviluppatosi nel primo novecento, in un epoca di forte espansione industriale e di e/venti progressisti, poco digeriva la “pesante” eredità culturale e artistica Italiana dei secoli passati.

Vi era uno stato di “fermosi” in tutte le manifestazioni artistiche “contemporanee” dell’epoca .

Nel MANIFESTO FUTURISTA di Marinetti, del 1909, si legge:
“Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche…”
o ancora: “…vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri.” Boccioni nel 1927 scrive:

“Non sono forse ancora in vita e non camminano ancora indisturbati per le strade e non seggono ancora nelle commissioni e nelle giurie coloro che hanno massacrato Segantini e Fattori? Coloro che hanno spinto al suicidio Pelizza Da Volpedo, che hanno fatto fuggire all’estero Medardo Rosso, che hanno innalzato una muraglia di silenzio attorno a Previati?…”
Questi scritti denunciano uno stato dell’arte “seduto sul passato”, che per quanto glorioso, non poteva rappresentare efficacemente il presente.

Il FU* TURISMO nasce nel “XXI secolo” cioè in un epoca che nell’immaginario del ‘900 rappresentava inequivocabilmente il “futuro”.
Nel 2012, anno in cui viene scritto il MANIFESTO FU* TURISTA, l’arte dei secoli passati continua ad essere una gigantesca eredità, che la tecnologia del “futuro” rende
accessibile a tutti e ovunque ma che, ironia della sorte, sembra “svanire nell’ignoranza volontaria” dell’uomo contemporaneo.
La “questione italiana” è ancor più spinosa e “drammatica” causa uno scarso interesse per l’arte nostrana, accentuato negli ultimi vent’anni.
Credo tutto sia iniziato dalla POP ART americana che, con un modello ispirato al “consumo”, sembra aver creato un “distacco generazionale” tra quello che le “persone comuni”, specie i giovani, identificano come “arte”, cioè come “espressione di facile comprensione” e un’arte “descrittiva”, quindi superata dalla fotografia o “concettuale”, inevitabilmente “complicata”, necessariamente “riflessiva”.

Perché MANIFESTO “FU” e perché “TURISTA”?

Il MANIFESTO FU* TURISTA si propone di promuovere l’arte italiana in ogni sua forma ma nella ricerca dell’eccellenza espressiva e della consapevolezza di ciò che è già stato fatto e detto “IERI”.

“ecco perché FU.”

Il MANIFESTO FU* TURISTA si propone di capire il presente attraverso il “futuro”. Il FU* TURISTA “deve” essere mosso da irrefrenabile curiosità, principio fondamentale del “turismo”!!
Il “viaggio dell’artista” deve diventare un’esperienza fisica e mentale.

“ecco perché TURISTA”
IUCU FU* TURISTA – 1 MAGGIO 2013

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IL PROGRAMMA DELL’EVENTO DI FIRENZE:

18 – 21 giugno
ESPOSIZIONE delle opere di Lele Picà e Alessandro Lex D’Aquila nei locali di VOLUME
ESPOSIZIONE di Iucu Novecentosettantanove e Giammatteo Rona L’Avvocato Fu’turista nei locali di UB.

18 giugno
PERFORMANCE PITTORICA di LELE PICA’ all’esterno di VOLUME.

19 giugno
PERFORMANCE PITTORICA di IUCU nella vetrina di UB.

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UB é un luogo “insolito”, uno spazio per eventi ma soprattutto un contenitore di oggetti di modernariato e mobili di varie epoche selezionati con cura.
Lo spazio si snoda in più ambienti e di estremo fascino é la sala dedicata alle carte da parati, archivio che conta decine di fantasie dal 1966 ad oggi.

VOLUME é un caffè culturale che nasce all’interno della vecchia bottega dei Fratelli Bini.
Il loro lavoro era la creazione di forme per cappelli. inoltre i Bini grazie alla collaborazione di Mario Mariotti che ideava i modelli, si sono dedicati nel tempo alla realizzazione di una serie infinita di oggetti in legno intagliato molto estrosi. Il caffè ha le sembianze di un atelier d’artista e ospita musicisti ed esposizioni.

FIRENZE FU* TURISTA presso: UB (VIA DEI CONTI. 4R ) + VOLUME (PIAZZA SANTO SPIRITO. 5R)

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