«Write what should not be forgotten». Isabelle Allende
«Scrivi ciò che non dovrebbe essere dimenticato». Qualche giorno fa ero alla ricerca di una citazione per iniziare a scrivere questo articolo e, dopo aver fatto delle ricerche, mi sono lasciata coinvolgere dalle innumerevoli frasi di Isabelle Allende, scrittrice cilena conosciuta principalmente per aver scritto “La casa degli spiriti”. Sono sincera, ho letto solamente un paio dei suoi libri, non è la mia eroina, ma pagina dopo pagina, ho imparato ad apprezzarla e ne sono rimasta incuriosita.
Ho iniziato a pormi delle domande sul perché dovremmo scrivere ciò che non dovrebbe essere dimenticato, non è abbastanza tenere gelosamente i ricordi dentro il nostro cuore? Perché dovremmo utilizzare un foglio di carta e una penna per tenere ancora tutto più stretto e nitido nei nostri pensieri? Mentre stavo facendo queste riflessioni, ho capito che stavo chiedendo alla persona sbagliata, fin da quando ero piccola, ho sempre scritto un diario e mio nonno nella soffitta possiede ancora tutti i miei diari in uno scatolone.
Mi è sempre piaciuto scrivere, mi fa sentire completamente libera e uso spesso la scrittura per comunicare quelle emozioni che con un contatto diretto a volte risulta difficile esprimere. L’ultimo diario che ho scritto, è in un angolo della mia stanza, rileggendolo ho notato di come ho parlato con passione di questo progetto di cui ho iniziato a fare parte.
Fino a un anno fa, non ero a conoscenza di UAU magazine, non me ne aveva mai parlato nessuno ed io non ero una grandissima fan dei social network. Il 30 dicembre 2012 la casualità ha voluto che iniziassi a scoprirlo, inizialmente ho avuto un approccio molto formale, avevo letto tutti gli articoli precedentemente scritti, ho voluto informarmi di più su ciò che i responsabili avevano creato, ma a differenza delle altre volte, ero rimasta colpita di questo desiderio di dare spazio ai giovani.
Il nome del magazine mi ha colpito fin da subito, perché un giornale dovrebbe chiamarsi in questo modo? Che cosa significa davvero la parola UAU? Sul sito internet, troverete il perché di questa decisione, ma con il tempo ho imparato a crearmi una mia opinione a riguardo.
È vero, UAU è un’espressione di stupore, la capacità di stupirsi per le cose che accadono intorno a noi oppure per dei piccolissimi dettagli che rendono ancora più magnifiche le cose. UAU è la capacità di lasciarsi coinvolgere dalle cose belle senza aver paura del dopo, UAU è la forza che abbiamo di rialzarci dopo una terribile sconfitta, UAU è chi s’innamora dopo aver sofferto, UAU è il coraggio di inseguire i propri sogni.
Pensate a tutte quelle cose che vi lasciano a bocca aperta, quante volte esprimente involontariamente anche voi questa parola? Mi sono lasciata trasportare in questo progetto, e presto me ne sono affezionata. In una società in cui purtroppo i giovani non hanno mai abbastanza spazio, questo magazine lascia la libertà ai desiderosi di scrivere per passione, di potersi esprimere senza avere ostacoli.
Tutti i progetti nascono per caso, almeno così dicono, ma secondo me nascono per la volontà e la follia di farli nascere, le idee sono fondamentali in ogni cosa che facciamo, sbagliare è lecito, arrendersi è sbagliato, se non corriamo il rischio di provare non sapremmo mai cosa potrebbe esserci dall’altra parte.
Essere aperti, conoscere persone è forse un po’ il frutto della follia; dare sfogo alla creatività è follia. Ma perché dovremmo trattenerci? Se Loro si fossero trattenuti, io oggi non sarei qui a scrivere l’ultimo articolo del 2013.
UAU sono le persone che ci hanno dato la possibilità di scrivere su questa pagina, UAU siete voi che riuscite ad apprezzare ciò che scriviamo e che avete collaborato nella crescita di questo magazine.
“Le idee arrivano nei modi più impensati, basta tenere gli occhi aperti“. David Lynch
Dopo aver letto quest’articolo, lascio a voi la libertà di dire UAU era meglio se continuava a scrivere in inglese, oppure UAU non importa in quale lingua si scrive, l’importante è farlo e provare sempre a essere onesti. Per me UAU vuol dire anche questo, provare a fare cose nuove senza aver il timore di saltare verso l’infinito.
Buon 365 giorni a tutti i sognatori, ai coraggiosi e a quelli che credono che meritiamo tutti un futuro migliore.
beatrice conti