ESKIMO IS BACK!

«Portavo allora un eskimo innocente dettato solo dalla povertà, non era la rivolta permanente: diciamo che non c’era e tanto fa. Portavo una coscienza immacolata che tu tendevi a uccidere, però, inutilmente ti ci sei provata con foto di famiglia o paletò…». Cantava Guccini nella sua “Eskimo” nel 1978. L’eskimo, appunto, il cappotto che porta il nome degli abitanti del circolo polare artico – gli eskimesi – e che nel 1968 è stato il simbolo di una gioventù che ha detto basta a una società precostituita. Venduto inizialmente negli spacci militari, divenne presto un must degli studenti che occupavano le università, della “controkultura” e del proletariato in generale, anche per il basso costo che ne permetteva una vastissima accessibilità.

Col tempo l’eskimo si è trasformato in un pezzo vintage, oggetto di culto assoluto per una gioventù che vuole sentire un vero e proprio pezzo di storia a riscaldarlo nelle serate invernali, dove «l’amore (viene) fatto alla “boia d’un Giuda” e al freddo in quella stanza di altri e spoglia: vederti o non vederti tutta nuda era un fatto di clima e non di voglia!», per continuare a citare il cantautore bolognese.

Ora Equipe 70 ha deciso di riprendere, rivoluzionare e decontestualizzare questo vero e proprio oggetto di venerazione. Usando materiali di assoluto pregio, facendo attenzione ai minimi dettagli e particolari, lo ha elevato a prodotto di puro design, a indumento di culto capace di mischiare con rara eleganza la sua vena fashion e la storia perfettamente rispettata.

«Ed io che ho sempre un eskimo addosso uguale a quello che ricorderai, io, come sempre, faccio quel che posso, domani poi ci penserò se mai ed io ti canterò questa canzone uguale a tante che già ti cantai: ignorala come hai ignorato le altre e poi saran le ultime oramai…»

Chiude Guccini, l’eskimo è tornato, la storia si ripeterà?

Oggi l’eskimo Equipe 70 lo trovi da Superfly Deluxe!

 

 

 

  2 comments for “ESKIMO IS BACK!

  1. Veronica
    2 novembre 2011 at 15:26

    Solo un appunto: Guccini è modenese, non bolognese. Già il campanilismo tra le due città è considerevole, e da sempre si contendono tortellini e lasagne, non rendiamo anche il buon Francesco oggetto di contenzioso… =)

  2. UAU Magazine
    2 novembre 2011 at 15:51

    Hai ragionissimo Veronica, grazie per la segnalazione.
    Ci siamo fatti abbagliare dal suo essere bolognese d’adozione diciamo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *