«Di nuovo?» «Quando? Farò in tempo a mettere a posto il salotto?» «Chi è che sarebbe?». Queste alcune delle possibili reazioni all’annuncio del momento. “Gesù sta arrivando” recitano un mucchio di cartelli sparsi per tutta la nostra città e che stanno suscitando diverse repliche: dalla sorpresa al divertimento, dalla paura (???) al disprezzo per aver utilizzato in maniera blasfema la figura del profeta per chissà quale trovata. Già, perché la prima domanda che ci siamo fatti è stata: chi ha messo quei manifesti e soprattutto per quale motivo?

Difficile da credere che si tratti di qualche movimento integralista cristiano che annunci una seconda venuta del messia (non stiamo parlando del campione del Barcellona, calciofili che non siete altro!), più plausibile pensare a qualche stramba – ma sicuramente efficace – forma di pubblicità. L’obiettivo di colpire il lettore e il passante è stato raggiunto appieno, altrimenti non starei nemmeno qua a scriverci un pezzo; la spasmodica attesa per un qualcosa dai contorni sfaccettati e indefiniti spesso può essere una trovata vincente, come lo testimonia anche il Gabbo simpsoniano, ma il rischio di tradire le attese è alto e può essere fatale. A questo punto, restiamo in attesa di conoscere il vero significato di queste affissioni, con l’augurio che Gesù possa trovare in ordine il nostro salotto!