MOVIDA PAVESE E SICUREZZA – LA PAROLA AI GIOVANI

Divertimento, svago, feste, sballo, spina staccata da studio o lavoro. La movida pavese, dal mercoledì universitario, alle notti adiacenti al fine settimana, purtroppo non fa rima esclusivamente con queste parole. Ubriachezza molesta, urina sui muri, vomito per le strade, sporcizia dirompente, spaccio di droga e risse tentate o consumate sono problemi che attanagliano troppo spesso il centro durante le serate pavesi e anche la mattina dopo, spettacolo intollerabile per i residenti, ma anche per tutti coloro che vogliono vivere la propria città con decoro e rispetto.

La scelta, sostenuta dal Sindaco Alessandro Cattaneo, di far vivere appieno il centro storico e i suoi monumenti – completamente divergente, ad esempio, dall’ordinanza di Vigevano che vieta anche solo di sedersi in prossimità di statue o chiese -, evitando una decentralizzazione del divertimento giovanile in altre zone di Pavia, sta creando, però, diversi disagi per quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra città: il centro storico.

Il Comune ha deciso di aprire tre diversi tavoli di confronto con residenti, esercenti e giovani. Venerdì sera si è così tenuto il confronto tra l’amministrazione comunale, rappresentata dall’Assessore alla Polizia Locale, Marco Galandra, e dal Comandante Gianluca Giurato e tutti i ragazzi pavesi di nascita o di “adozione”.

La risposta dei giovani è stata nutrita, ma spiace vedere come sostanzialmente tutti i presenti fossero rappresentanti o esponenti di diversi movimenti (eccezion fatta per l’amico Maurizio Vallati, tacciato assieme al sottoscritto dalla Provincia Pavese di oggi di essere “di centro”, chissà poi su quale base). Dov’erano tutti gli altri ragazzi che sembravano così interessati all’iniziativa? L’occasione non ne ha risentito, però, e la discussione si è rivelata molto costruttiva con tutti i ragazzi che, pur appartenendo a realtà politiche e culturali differenti, si sono trovati in accordo su molti punti.

La punizione dei maleducati che insozzano le strade con bicchieri e urina, l’incremento di trasporti pubblici nelle ore notturne, una maggiore presenza di forze dell’ordine, la predisposizione di nuovi e “straordinari” bidoni per la raccolta dei rifiuti nelle notti della movida e l’importanza che assumono i ragazzi e gli universitari per Pavia – dal punto di vista socio-culturale, ma anche economico – sono stati tra gli argomenti che hanno accomunato tutti. Ma sono emerse anche altre e diverse idee, come l’aumento di spazi da riservare ai giovani anche al di fuori del centro storico, la responsabilizzazione dei locali, tramite servizi di buttafuori o cauzioni sui bicchieri, oppure la sostituzione della multa con sanzioni consistenti in lavori di pubblica utilità (soluzione, però, inapplicabile, in quanto solo un Giudice avrebbe la facoltà di comminare una tale pena alternativa).

Galandra e Giurato, tirando le fila, hanno ascoltato attentamente e preso appunti su quanto emerso, affermando le difficoltà, a causa dei pesanti tagli dello Stato, nell’aumentare i bus notturni e nell’incrementare grandemente le forze dell’ordine nelle serate di movida (ma un aumento ci sarà già a breve con agenti in divisa e in borghese). Ma un punto importante è emerso in conclusione: una costante campagna di sensibilizzazione all’educazione e al rispetto che deve venire non dall’alto, ma da giovane a giovane, da studente a studente – sulla falsariga dell’iniziativa di qualche anno fa “Bevo con rispetto”. Non costa nulla e può solo portare benefici. La frangia di maleducati, a volte veri delinquenti, è sempre una minima parte dei giovani che partecipano al divertimento pavese. Non vanno solo isolati, ma convertiti.

lorenzo meazza

 

  3 comments for “MOVIDA PAVESE E SICUREZZA – LA PAROLA AI GIOVANI

  1. giuse cinetto
    12 novembre 2011 at 18:39

    Sono daccordo sull’isolare le” mele marce” e sulla necessità di creare luoghi ed eventi.

  2. Anna
    27 novembre 2011 at 13:56

    Giuro non volevo tacciare di centro nessuno! Ma forse mi sono spiegata male. Buona giornata e speriamo che si possa fare qualcosa, anche insieme, per migliorare la convivenza notturna in città.

  3. 28 novembre 2011 at 11:03

    Accolgo con piacere la precisazione e anche l’invito, grazie.

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