MEMINISSE IUVABIT

Chi sono i giovani? Qual è la differenza fra “giovani” e “non giovani” e cosa determina il passaggio da una categoria all’altra? Voi sapreste rispondere a queste domande? La soluzione sembra facile, basta aprire un vocabolario. Ma se andate su google alla ricerca del significato e lo confrontate con la realtà scoprite che quella definizione forse, oggi, andrebbe cambiata. O almeno aggiornata. Infatti, in Italia, fra i giovani imprenditori e avvocati potete trovare persone rispettivamente di 40 e di 45 anni.
Leggendo i giornali e guardando la televisione ci si accorge che la parola giovani è inflazionata, sfruttata e denaturata.
I problemi legati al mondo giovanile trovano sempre più spazio sui media: aumenta la consapevolezza e l’attenzione da parte dell’opinione pubblica, però la sensazione è che se ne parli solo per ottenere facile consenso, con molta ipocrisia e nessun risultato. Si tratta solo di propaganda.
Per molti i giovani sono persone prive di esperienza, ancora acerbe e inadatte a prendere decisioni, quasi inaffidabili. Tanti pregiudizi e molta convenienza. Voi fra un chirurgo giovane e un non giovane da chi vi fareste operare? Pregiudizi. Un’azienda fra un giovane e un non giovane chi preferisce assumere? Il primo, possibilmente con un contratto di stage. Convenienza.
Ormai poche persone pensano che i giovani sono coloro che vivono l’età della giovinezza.
Per noi i giovani sulla carta non hanno ne vantaggi ne svantaggi perché sono persone come le altre. Invece nella realtà gli svantaggi prevalgono principalmente per colpa della classe dirigente oggi al potere in Italia che non ha molto interesse a cambiare le cose, ma ha sicuramente interesse a mantenere lo status quo.
Sono i giovani quelli che in questi due anni hanno riempito le pagine di UAU magazine con le loro opinioni. L’hanno fatto gratuitamente, con tanta passione ed impegno e si sono portati a casa esperienza e soddisfazioni. A voi hanno regalato opinioni e punti di vista nuovi. Hanno dimostrato sul campo che la scarsa fiducia nei giovani è la peggior scelta possibile per ogni società ed in ogni tempo. Ve lo abbiamo detto più volte, più di 50.000. E continueremo a dirvelo, non per fare propaganda, ma per promuovere la meritocrazia. Anche se la nostra generazione continua a chiedersi: cos’è la meritocrazia? Voi sapreste rispondere a questa domanda?

fabio lunghi

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