«Ho detto di no alla montagna, non so sciare». «Ma figurati, che Capodanno sarebbe al caldo?». Dopo tutti i nostri “no” rifilati a quella categoria di amici che tutti noi conosciamo molto bene – quelli che a settembre studiano già l’organizzazione delle vacanze natalizie e non vedono l’ora che siano i primi di gennaio per pianificare minuziosamente le ferie estive –, passato il Natale ci troviamo con il solito annoso problema: che fare l’ultimo dell’anno?
L’angoscia del capodanno nelle sue svariate sfaccettature colpisce un po’ tutti noi.Quelli che attendono gli ultimi giorni, ma vedono man mano assottigliarsi la lista degli amici liberi e coi quali organizzare qualcosa e quelli, invece, che hanno piani già programmati – e pagati – da tempo, ma che vedono spuntare come funghi feste e spettacoli tali da far rimpiangere il non poter disdire, tipo un concerto in piazza di Michele Zarrillo…
La prima categoria è, in ogni caso, quella messa peggio. Ogni telefonata che ci si augura possa costituire un’opportunità caduta dal cielo risulta, invece, essere il tristo annuncio di qualche amico ormai sistemato, magari a fare da candela in una cena a lume di una coppia sull’orlo della separazione, ma che per etichetta deve trascorrere assieme le festività comandate.
L’elenco dei “disponibili” si assottiglia di ora in ora, anche i più fidati tradiscono appena l’odore di un capodanno da schifo si fa sempre più insistente. Le diverse possibilità sono via via più rade, anche il tuo bar di fiducia chiude perché ha meglio da fare. L’alternativa dell’imbucarsi da sconosciuti appare sempre migliore rispetto all’organizzare una squallida cena in casa (chi ha voglia di cucinare e poi pulire?) o spendere una fortuna in un viaggio last minute proprio con quell’amico che ti sta più sulle palle e che, guarda caso, non ha ancora rimediato alcun altro invito.
Nel frattempo, chi è riuscito a mettere in piedi qualcosa di quantomeno decente non perde mai occasione di continuare a chiedere a mo’ di macchinetta: «Che fate a Capodanno?», mostrando un faccione allibito quando risponderete di non avere ancora programmi. I più fortunati, però, il 31 mattina si sveglieranno con una bellissima sorpresa che li leverà dall’imbarazzo di non sapere cosa fare a Capodanno: un bel febbrone che non li farà nemmeno rendere conto di che giorno si tratti.
lorenzo meazza
E tu, autore dell’articolo, cosa fai a capodanno?
Al caldo!