PIERO ADDIS, IL BLU E IL CIELO DEI BLUE CODES

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Verrebbe quasi da cantare la celebre canzone di Domenico Modugno “nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù“, osservando le opere di Piero Addis, che, nella sua personale, ospitata dalla galleria Silbernagl & Undergallery di Milano e intitolata “blue codes”,  raccoglie quindici tra i suoi più recenti lavori fotografici, in una sorta di rococò digitale moderno, ma profondamente radicato nella tradizione estetica. E sono proprio il blu e il cielo i padroni indiscussi di questa mostra: il cielo, in qualità di  compagno di viaggio nei suoi spostamenti aerei in giro per il Mondo, e il blu come simbolo di esperienze autobiografiche che evoca il mare, elemento-chiave della sua terra d’origine, la Sardegna, e simbolo di eleganza, malinconia, innocenza e armonia.

Il titolo “blue codes” (codici blu) fa riferimento ai voli che l’artista ha fatto in questi ultimi anni: “LH3959” per un viaggio da Milano a Francoforte, “AF511” per Damasco-Parigi, o “SU279” per Mosca-Milano, per citarne alcuni. Addis ha fotografato il cielo visto dal finestrino per poi fonderlo in scene celesti prese dai dipinti di Giambattista Tiepolo, che è stato anch’esso un viaggiatore nonché uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano.

addis2Come sottolinea il curatore della personale, David Galloway, il lavoro eseguito dall’ artista non vuole essere sintetizzato in un semplice composite, ma la realizzazione di tali opere è stata più complessa; le intere sequenze di immagini sono state modificate, sovrapposte, trattate con acquerello, inchiostro, lavorate a mano con foglie d’oro, stampate su carta e, infine, montate su tela. Così facendo, Addis, oltre ad aver utilizzato i mezzi più antichi del’ arte, tra cui pennello, matita e penna, ha utilizzato anche nuovi mezzi elettronici, dando contemporaneità alle opere.

Piero Addis ha studiato alla Nuova Accademia di Belle Arti a Milano e dopo la  laurea, ha iniziato la sua carriere come Art Director per le più importanti agenzie pubblicitarie internazionali. Ha realizzato importanti campagne e la sua bravura e maestria sono state premiate e riconosciute nel corso di questi anni. Tra i suoi lavori più importanti, ha ricoperto il ruolo di Head of Arts and Culture per le olimpiadi di Torino 2006, ha curato la realizzazione di eventi durante il Festival di Cannes e ha presentato a Parigi la candidatura di Milano all’ Expo 2015. Dal 2002 ha ripreso la sua attività di artista. Ad oggi, vive e lavora a Milano.

Per chi volesse intraprendere, anche solo per un breve lasso di tempo, un viaggio attraverso i cieli del mondo, non ha che da vedere i “codici blu” di Piero Addis, ed essere così coinvolto in un insolito mix tra immagine digitale e pittura settecentesca, dove fotografie scattate dal finestrino di un oblò si confondono con cieli del Tiepolo.

jessica meloni

PIERO ADDIS, Blue codes

dal 14 febbraio al 15 marzo 2013

Milano, Galleria Silbernagl & Undergallery (Via Borgospesso, 4)

Orari: da martedì a sabato dalle 12 alle 18.30. Chiuso domenica e lunedì.

Ingresso libero

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