Botta e risposta fra Zamax – Massimo Zamarion – (dalle pagine di giornalettismo) e Giacomo Galazzo (dalle pagine di UAU magazine) sul “caso Saviano”. Vi riportiamo dopo gli articoli di ieri la continuazione/conclusione di oggi apparsa su giornalettismo.com, testata online di respiro nazionale diretta da Alessandro D’Amato
UAU magazine è nato come contenitore di istanze dei giovani pavesi e come tale ha ritenuto doveroso dare spazio a Giacomo Galazzo – noto esponente locale del PD e già più volte apprezzato collaboratore di UAU magazine – per esercitare il diritto di replica all’articolo comparso su giornalettismo.com che criticava le scelte del PD di Pavia. Tuttavia ci teniamo a ribadire come UAU magazine non sia legato a nessun tipo di partito politico e pertanto rispetta e diffonde (anche se può o meno condividere) anche l’opinione di giornalettismo.com dei suoi autori.
Proprio per questi motivi, ecco l’articolo apparso oggi su giornalettismo in risposta a Galazzo:
Copio-incollo in gran parte quanto già detto al suo collega Davide. E anche lei voglio illuminare. Questa è ironia.
Umorismo. SATIRA. SA-TI-RA. Quella a cui voi non siete abituati. Quella che voi non conoscete visto che per satira in Italia si intende quel noioso sparare sulla croce rossa – per esempio, il Berlusca, tanto non si rischia un bel nulla – da parte dei quattro figli della nomenklatura che da decenni okkupano la RAI, e che non fanno ridere nessuno, a parte la setta che li segue e che ride a comando. Lei si sente in dovere perfino di puntualizzare che Pavia non è un villaggio di campagna. Che dire? E’ davvero un partito serissimo, il PD, quasi come il PCI di una volta. Si tranquillizzi, so benissimo che Pavia è un bel paesotto almeno dal tempo dei Longobardi.
Lei scrive, a proposito dell’iniziativa del PD:
“Insomma, era un invito a fare tutti insieme un bel gesto simbolico e profondamente educativo, a dire che Pavia apprezza e premia chi non piega la testa. Un gesto che avrei ritenuto scontato, vista la solerzia con cui il Sindaco Cattaneo si era fatto fotografare con Saviano in occasione di una delle sue due conferenze pavese (foto opportunamente rilanciata dalla Provincia Pavese). E invece no, il centrodestra ha ritenuto che non fosse opportuno, scrivendo una bruttissima pagina. Mi chiedo come lo spiegheranno alla città.”
Che tradotto in parole povere significa: “Noi proponiamo l’ennesima santificazione di Saviano, per tutto ciò che lui significa, per la democrazia, per la nuova Italia ecc. ecc, e patapim e patapam. Delle due l’una: o vi acconciate all’andazzo generale oppure vogliamo proprio vedere come lo spiegherete alla città e al mondo tutto”. E che nel linguaggio più serio e virile delle osterie fa: “Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia”
Solo che voi non avete nemmeno il coraggio di dirlo a voi stessi che è così. E’ lo spirito gregario che vi guida, con tutta naturalezza, come quello che guida i firmaioli compulsivi di Repubblica. Bisogna che qualcuno ve lo dica, e siccome siete infagottati nel vostro conformismo qualche paroletta forte e simpaticamente provocatoria diventa un “insulto”.
Voi chiedete l’allineamento ad una specie di ideologia ufficiale e ai suoi simboli, al Saviano ma anche a quella costituzione “antifascista” che avete sequestrato e con la quale andate in giro ad ammonire i reprobi, come fanno certi talebani col Corano o come facevano quelli – la migliore e più intelligente e più democratica Italia di qualche decennio fa – che ti sventolavano sul muso il libretto rosso dei pensieri di Mao.
Il tutto mentre gli insulti veri e le vere insinuazioni, senza la minima traccia di umorismo, vi sgorgano di bocca tranquillamente ad ogni passo, ché anzi è un dovere democratico. Come quelle del suo collega Davide: “Ma non vi preoccupate, per quelli come i “nostri” colleghi di centrodx e per quelli come te che fanno il tifo per una parte politica che fa di Mangano e Dell’Utri i propri eroi, sta arrivando il momento di scomparire.” Il quale suo collega forse non ha capito perché io ho scritto provocatoriamente “cupola nazionale” a proposito del suo partito: è il riflesso di quella “cupola” mafiosa che per l’establishment antifascista – bella questa definizione – è oggi al potere. E dalla quale bisogna smarcarsi. Con atti, tipo le reverenze a Saviano, o con parole. Sennò, appunto, è pronta l’accusa di concorso esterno in furfanteria.
[fonte: Giornalettismo]
RISPOSTA DI GIACOMO GALAZZO
Guardi, se la Sua era satira, Le diro’ che mi pare che questa nobile arte abbia conosciuto momenti migliori.
Cordialmente
GG
la satira non deve mancare di limiti!
Questo Zamax è decisamente sopra le righe!