CHI SI LAUREA NON ARRIVA: PARTE

 

Sabato 2 luglio 2011, Università della Serotonina o meglio, per chi non c’era, Università di Pavia. E’ stato Beppe Severgnini, nel suo brillante intervento alla ventunesima giornata del laureato ad associare l‘ormone del buon umore alla nostra Università. Infatti, è stato un illustre alunno pavese, Vittorio Erspamer, a scoprire la serotonina. Ma fra citazioni, paragoni ed esperienze personali, Beppe Severgnini ne ha regalati di consigli. Vi riporto i 3 più importanti.

1 – L’Università di Pavia come un porto. Chi si laurea non arriva: parte. Affascinante come paragone, l’Università è un porto, i suoi laureati le barche. Si parte, ma bisogna ritornare per ricambiare quello che l’Università ci ha dato. Ogni laureato non deve dimenticarsi della sua Università e deve essere conscio che può fare qualcosa per migliorarla. Un passo importante per raggiungere questo obiettivo è partecipare. E proprio per dare la possibilità a tutti i laureati di partecipare attivamente è stata costituita l’Associazione Alunni, un filo che tiene legati l’Università ed i suoi laureati. L’invito a tutti i laureati è di partecipare attivamente all’associazione alunni.

2 – I giovani non hanno il diritto di sognare, hanno il dovere di sognare. E’ stato sicuramente uno dei passaggi più intensi dell’ intervento di Beppe Severgnini. Pura iniezione di ottimismo e coraggio. Ottimismo necessario visto il particolare periodo che stiamo passando.

3 – Il totem. Ovvero un insieme di principi, valori, ideali che ognuno di noi deve avere. Ma non basta averli, bisogna difenderli. Difenderli sempre e comunque, per tutta la vita, in tutte le situazioni. E, quando qualcuno va contro il nostro totem, farglielo notare e non piegarsi, perché i totem sono i paletti fissi nella nostra vita.

Penso che questi siano stati i tre spunti più interessanti, in modo particolare il terzo, che sembra essere il più banale, ma in realtà è il più difficile da realizzare. Spesso l’assenza di totem si vede anche nella classe dirigente italiana. Poi, in conclusione, una bacchettata a tutti i giovani assenti il 28 maggio scorso alla manifestazione “Un futuro in ogni cortile”. I treni passano, si possono perdere una volta, due, tre… ma ci sono persone che sono specializzate nel perdere i treni. Noi, i treni non li abbiamo persi quasi mai. Il consiglio per i nostri coetanei è che serve essere consigliati, serve avere un proprio totem, serve sognare e serve iscriversi all’associazione alunni dell’Università di Pavia (noi siamo iscritti e vi aspettiamo). Ma sopratutto, in Italia, servono giovani. Serve una nuova classe dirigente nella quale prevalgano i totem agli ordini di partito.

  3 comments for “CHI SI LAUREA NON ARRIVA: PARTE

  1. Anna
    3 luglio 2011 at 20:24

    Gran discorso! Forse però poco concreto…

  2. ALESSIA
    5 luglio 2011 at 17:41

    CHE GRAN GIORNATA!!

  3. Mara
    5 luglio 2011 at 20:18

    La vita parte!

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