Il segreto del carisma

 

di Emanule Maria Sacchi – tratto da UAU magazine novembre 2009

Chi non vorrebbe sviluppare autorevolezza, credibilità e capacità di attrarre? Chi non vorrebbe essere una persona con un carisma particolare? La prima considerazione è che il CARISMA si può sviluppare; certo, alcune persone lo hanno innato, altre invece riescono ad avere carisma col passare del tempo e molte altre non lo avranno mai. La cosa più intelligente è sapere come fare e da dove iniziare per far crescere il proprio carisma! Ci sono due estremi comportamentali: da una parte c’è la persona AUTORITARIA, dall’altra parte la persona AFFABILE. Ripeto: sto parlando per estremi, quindi per bianchi e neri, generalizzando ed estremizzando la normale realtà delle cose. Ora vediamo di fare un identikit di questi due estremi. La PERSONA AUTORITARIA è assolutamente determinata, decisa e non ammette mezzi termini o assenza di decisionismo. È una persona seria e seriosa, nel senso che non sorride, non scherza, non fa ironia. Se deve fare una critica, (e la cosa gli capita molto di frequente) non si fa scrupoli; critica senza mezzi termini, senza giri di parole, insensibile a come la critica verrà percepita e vissuta. Spesso tiene il baricentro spostato in avanti, posizione tipica di chi è aggressivo e vuole imporsi sull’altro; il tono della voce è normalmente regolare, senza particolari acuti di vivacità, né toni bassi e profondi. Puoi riconoscere facilmente una persona autoritaria dal fatto che non pone domande: non è curioso, né tanto meno orientato all’altro. Infatti fa quasi esclusivamente affermazioni, il focus dell’attenzione è rivolto a sé. Le sue espressioni più frequenti sono frasi

tipo “secondo ciò che dimostrano i fatti…”, “le cose stanno così”, “credo fermamente che…”, “sono convinto che…”, “non sono affatto d’accordo con…” e via dicendo di questo passo. Ed ora passiamo da un estremo all’altro. La PERSONA AFFABILE è, infatti, l’esatto contrario dell’autoritario. È spesso sorridente e spontaneamente orientata al prossimo. Oltretutto è una persona assolutamente gentile e disponibile, sempre pronta a farsi in quattro per dimostrare interesse genuino e sincero nella relazione con l’altro. La persona affabile si riconosce infatti facilmente dal fatto che pone molte domande, che è rivolta all’altro, a comprendere, a instaurare una relazione, a socializzare. È, di conseguenza, una persona molto empatica, rispecchia istintivamente le sensazioni e le emozioni dell’altro e ne assorbe l’umore. Inoltre la sua naturale empatia la porta ad avere un tono della voce vario e variabile, con alti e bassi a seconda della situazione. Anche nelle situazioni professionali, prima di discutere di lavoro ama chiacchierare e creare rapporto umano. È una persona che adotta la politica della “porta aperta”, sempre pronta al dialogo, a trovare un rimedio consensuale, a tollerare e a comprendere. Le sue espressioni più frequenti sono frasi tipo “cosa ne pensi tu?”, “che bella idea hai avuto!”, “per migliorare il rapporto…”, “prego, accomodati, mettiti a tuo agio…”, “cosa mi racconti di bello?” e via dicendo di questo passo. Sempre pronta ad incoraggiare e ad apprezzare il prossimo, riesce invece raramente a dire di no e a negare la propria collaborazione. Se deve formulare una critica, si fa degli scrupoli ed esita. Se due amici hanno un diverbio, si offre di fare da intermediaria. Se bisogna oltrepassare una porta, fa sempre passare prima l’altro, invitandolo con un sorriso e con un morbido gesto della mano. Se tuttavia volessimo estremizzare ulteriormente questi due opposti, caratterizzandone i paradossi negativi, potremmo affermare che la persona autoritaria è una persona dura, convinta di sé e irremovibile, mentre la persona affabile è molle, priva di carattere e senza idee né personalità precise. Normalmente si dice che la via giusta stia nel mezzo, che non bisognerebbe essere né troppo autoritari, né troppo affabili, che tra il bianco e il nero la scelta migliore sia di essere, democraticamente e moderatamente, un tranquillo ed equilibrato grigio. Non nel carisma. Il carisma non ha nulla a che vedere con le vie di mezzo, né tanto meno con le diverse tonalità di grigio. Se sei un grigio puoi essere una brava persona; ma questo non significa, necessariamente, avere carisma. Se sei una via di mezzo puoi essere una persona piacevole ed equilibrata, ma anche questo non significa avere carisma. Per avere carisma, la caratteristica vincente consiste nella capacità di ALTERNARE. Se vogliamo essere percepiti come credibili e autorevoli, e quindi sviluppare più facilmente collaborazioni efficaci, dobbiamo essere capaci di alternare autorità e affabilità in modo frequente e visibile. Il grigio offre spesso un messaggio confuso, interpretabile in modi differenti. Il bianco no: è dichiaratamente affabile, aperto e gentile; lo è in modo totale, senza riserve, senza sorprese, senza trucchi. Il nero è nettamente autoritario: ha grinta, ha coraggio e sa quando è il momento di battere i pugni sul tavolo, non molla maie sa farsi valere. La differenza tra una persona normale e una persona carismatica, il segreto del carisma, consiste nell’ alternare momenti di estrema disponibilità ad altri di grande determinazione. Bisogna farlo in modo netto, evidente, percepibile. In questo modo il messaggio sarà chiaro. Se decidi di essere affabile, fallo fino in fondo, sinceramente: se ritieni giusto apprezzare una persona, gratificalaveramente, profondamente, pubblicamente. Se invece decidi che è il momento di essere autoritario, anche in questo caso, fallo davvero, senza mezze misure, senza riserve: se ritieni di dover criticare una persona, digli quello che pensi senza girarci intorno, concentrati su dati di fatto e non su impressioni personali e formula la tua opinione in modo diretto, serio, determinato. Ad esempio si dice che non bisognerebbe essere né troppo duri, né troppo accondiscendenti, ma una giusta via di mezzo. Sbagliato! Se vuoi essere percepito come una persona carismatica devi invece alternare questi due estremi e non confonderli, passando da un sorriso e un atteggiamento di disponibilità a un’espressione seria e determinata, per poi tornare sorridente e disponibile. Ripeto: alternare, non confondere. Quando Barak Obama presentò la sua squadra di governo disse: “io ascolterò tutti” (atteggiamento di grande apertura), “ma poi deciderò io”(convinzione e determinazione). Questo è carisma! Se sei sempre affabile… ti sovrastano! Se sei sempre autoritario, sei percepito come poco gradevole. Alterna. Alterna in modo evidente. Non confondere questi due estremi in un grigio comune e sbiadito. Alterna sorrisi a prese di posizione.  Alterna inviti al dialogo ad un assoluto rispettodegli accordi. Gandhi predicava la non violenza, la tolleranza e la comprensione (affabile), tuttavia lo faceva dimostrandosi incorruttibile, irremovibile e infaticabile (autoritario). Alterna la gentilezza alla risolutezza, alterna le domande alle affermazioni,i giusti apprezzamenti ai doverosi rimproveri, i momenti piacevoli e sorridenti a quelli seri e concentrati. Alterna. Alterna il palmo aperto e rivolto verso l’alto, al dito puntato e la mano rivolta verso il basso. Alterna l’abbraccio sincero al pugno chiuso. La dolcezza alla grinta. La tolleranza alla determinazione. Alterna, al giusto rispetto per te stesso, l’amore profondo e sincero per gli altri.

  1 comment for “Il segreto del carisma

  1. emanuele maria sacchi
    27 settembre 2012 at 16:31

    ringrazio per avermi citato. Il testo è un estratto del mio libro “il Segreto del Carisma” e il mio nome corretto è Emanuele Maria Sacchi. Buona serata!

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