Il Pil dei paesi occidentali crollerà ulteriormente, le economie mondiali subiranno flessioni storiche, i giovani che non trovaneranno nessunissima occupazione e i pochi fortunati già assunti, saranno licenziati dopo pochissimi giorni. No, non è la prospettazione degli effetti della nuova manovra finanziaria. Non è nemmeno l’apocalisse segnata dall’ennesima congiuntura sfavorevole dei mercati finanziari. Neppure il crack tipico di un post tragedia, come per esempio quello patito dopo il 9/11, di cui abbiamo da poco celebrato il decimo anniversario.
Causa di questa catastrofe è di ben altra natura: l’integrazione del video sulla chat di Facebook! La notizia è uscita già da qualche mese, Skype e il colosso di Mark Zuckerberg hanno stretto una collaborazione per permettere agli utenti del social network più famoso e utilizzato da tutti noi di vedere e parlare direttamente con la propria webcam. Ma fino a quando non abbiamo notato quella piccola icona della camera a fianco dei nostri contatti in chat e ci siamo fiondati a cercare un amico per provare subito la nuova figata, non è che ci abbiamo creduto così tanto, tartassati quotidianamente da false notizie su Facebook (da quella che diventerà a pagamento, a quella che ci ruba i soldi dalle borsette, fino a quella che presto ci farà anche un buon caffè la mattina appena alzati…).
Lo step davvero importante e che potrà cambiare il mondo della comunicazione -pensate ormai a tutti gli smartphone con Facebook integrato – è il legare una videochat proprio a un social network che contiene quasi tutti i nostri contatti. La linea telefonica tra qualche anno, insomma, la useremo solo per chiamare la nostra cara nonnina o qualche genitore poco avvezzo alla tecnologia. Il contraltare, però, è quello prospettato nell’incipit: chi di noi aprirà più un libro dell’uni? Quanti nel loro ufficio o nel loro studio saranno tentati dall’accendere una finestra di video chat per scherzare con un amico durante il lavoro? Investiamo nell’oro, saranno tempi duri!
Molto interessante!