Cosa ne facciamo dei libri già letti? Lungi dal rinchiuderli in lacrime di polvere in qualche scatolone della soffitta – che di questi tempi, più che accumula robe, viene adibita a stanza in affitto per aumentare un pochino le entrate -, più spesso sono messi in bella mostra in qualche libreria e lì dimenticati, se non quando vengono stramaledetti in continuazione per peso e numero durante i traslochi. Di rado capita, però, di tornare a leggerli, o magari anche solo a sfogliarli, dando una veloce occhiata alle orecchie che, a suo tempo, si erano fatte a quelle pagine che ci hanno lasciato qualcosa, per capire se le parole sottolineate possano nuovamente avere effetto su di noi, come in passato.
Ebbene, due visionari – dopo la morte di SJ il termine è stato a dir poco inflazionato, ma in questo caso è azzeccato… diciamo che un suo sinonimo tipo “allucinati” forse sarebbe stato un pochino fraintendibile –, pavesi di adozione, Happy e Vedo, hanno escogitato un modo nuovo e del tutto originale per approcciarci nuovamente a tutti quei volumi che vegetano sulle nostre librerie, già letti da tempo o che da anni ci ripromettiamo di farlo. Trattasi della fBook’s Poetry, ossia dell’arte di concepire delle vere e proprie poesie, componendo assieme i titoli di diversi libri.
«Siamo ciò che leggiamo
ogni pagina che hai letto, respirato, ti rimane addosso.
migliaia di vite ti travolgono.
in un centinaio di pagine conosci tutto di loro,
senza nemmeno che si accorgano di te.
diventi parte del gioco.
inconsapevole frammento di ogni fenomeno.
e così ora si ribalta la scena.
tu sei l’autore
e il libro si fa frammento della tua storia.
dietro ogni titolo c’è tutto un mondo di ricordi.
un’altra storia, forse altre mille.
sempre diversa dall’originale.
il significato di quel testo diventa altro.
si trasforma sotto nostro sguardo».
Questa la spiegazione – in versi, naturalmente – di Happy, nonché la descrizione della pagina Facebook (fBook’s Poetry) nella quale chiunque può partecipare e condividere la propria poesia per mezzo della foto scattata ai libri che la compongono. Resta solo l’augurio, in conclusione, che anche tutti voi, affascinati e abbagliati da questa autentica folgorazione, siate presi immediatamente dalla voglia di andare a mettere il naso nella vostra libreria alla caccia dei titoli giusti per il vostro prossimo componimento. E se anche non vi riuscisse nulla di indimenticabile, l’effetto portato dalla riscoperta di tutti i vostri libri potrà ripagarvi dello sforzo.
lorenzo meazza
Cosa dire di questo articolo. Solo: bellissimo!