L’EQUILIBRISTA


chissà quante volte lo hai incontrato per strada nuova o in piazza petrarca a Pavia. chissà quante volte lo hai visto poggiare una cosa sopra un’altra. chissà quante volte lo hai visto mettere il bastone sopra il naso e ballare. e quante volte hai pensato che fosse pazzo. vecchio. sordo. con pantaloni di velluto a zampa d’ elefante e il panino avvolto nel cartone sempre nella tasca sinistra di una giacca almeno due taglie più grandi. già..

ma ti sei mai chiesto quale sia la sua follia? guarda..

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[column size=”1-2″ last=”1″]Una bottiglietta sopra un marciapiede. un cilindro sopra un piano inclinato. poi una sfera. superficie sferica sopra superficie piana. poi un tappo di sughero. ancora superficie piana sopra sferica. e una monetina. in verticale. vedi..

la sua follia è l’equilibrio.

 

metteva il suo bastone sul naso.
e ballava. 
ballava. e ancora ballava..
senza farlo cadere.
trovava la mezzeria perfetta.
e ogni qual volta questo si sbilanciava troppo riusciva a riprenderlo sbilanciando anche tutto il corpo.

poi metteva le cose una sopra l’altra.
grandi. piccole. rotonde. quadrate. scavate. lisce. 

superfici sferiche sopra cubiche sopra piane.
sopra piani inclinati.

un genio.

nelle sue mani tutto l’equilibrio dell’Universo.
lo chiamavo..

l’equilibrista. 

 

vedo

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