Questa mattina compro il giornale, lo apro e trovo un avviso a pagamento di Diego Della Valle che titlola “Politici ora basta“. Pochi punti fondamentali, chiari, tanto da lasciare quasi basiti per la loro semplicità e schiettezza: avremmo potuto scriverli tutti. Avremmo dovuto scriverli tutti. Ci vuole un cambiamento, una svolta. Dobbiamo diventare Paese che fa invece del Paese che sa solo lamentarsi a vuoto; il Paese del fare invece di quello del dire, perché così non siamo arrivati da nessuna parte. Dopo il boom degli anni ’60 l’Italia si è fermata, è andata avanti per inerzia.

Qual è il sogno degli italiani, dei giovani? Andare all’estero. E non nascondiamoci dietro alla bugia che è perché stanno meglio, perché vediamo benissimo tutti i giorni che siamo tutti nella stessa barca che, per altro, sta colando a picco. Non amiamo abbastanza il nostro Paese? Non abbiamo fiducia in noi stessi? Siamo annoiati, svogliati e contenti di rimanere a sguazzare nel nostro brodino insipido? Forse, o forse no.

Sono fermamente convinta che di fronte all’intraprendenza, di fronte ad un progetto, magari modesto, ma solido, di fronte ad una o più persone che hanno fiducia in loro stesse e che si offrono di smuovere la situazione la popolazione possa reagire. Nel bene e nel male lo ha dimostrato dopo l’affare Manipulite quando è “sceso in campo” Berlusconi. Lo farà anche Della Valle? Non importa ora, quello che è davvero importante è che questa presa di posizione forte e condivisible al di là del proprio credo politico, solo per il fatto di essere italiani, rimbalzi da una pagina all’altra, da un telegiornale ai social network, che sia diffusa attraverso ogni mezzo di comunicazione possibile affinché gli italiani lo leggano, affinché gli italiani si sveglino, affinché gli italiani comincino a credere che possono cambiare lo stato attuale delle cose: basta cominciare a farlo.

ilaria padovan