«Come Anci speriamo di avere al più presto un colloquio con il presidente del consiglio incaricato Mario Monti per fargli conoscere le nostre difficoltà ed il nostro punto di vista di istituzione ancora oggi riconosciuta sul territorio». È l’auspicio di Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia e fresco vicepresidente dell’Associazione in vista della formazione del nuovo governo affidata all’ex rettore dell’Università Bocconi. «Oggi il bene più prezioso che abbiamo come sindaci e Comuni è la credibilità, ed in qualche modo il fatto di essere riconosciuti come istituzione dai cittadini. In questo senso possiamo essere un patrimonio in un momento difficile per il nostro Paese», sottolinea Cattaneo.
Quanto ai temi urgenti da sottoporre al nuovo governo per il vice presidente Anci bisognerebbe partire dalle riforme istituzionali e più in generale dallo stato di salute dei Comuni. «Sono due – sottolinea il sindaco – le priorità generali su cui puntare: d’accordo con i tagli siano essi derivanti dal patto di stabilità o dalla riduzione dei trasferimenti erariali, purché siano commisurati alla possibilità di raggiungerli». Ma nello stesso tempo «i Comuni devono essere dotati di tutti gli strumenti necessari per incidere con rapidità nel raggiungimento degli obiettivi, anche quelli più ambiziosi».
Cattaneo, invece, non si dichiara un fan della reintroduzione dell’Ici sulla prima casa. «È una tassa che va a colpire un bene primario e per questo riproporla “tout court” merita una riflessione». Meglio a suo dire «puntare su altre forme di tassazione», oppure fare «un ragionamento generale sulle fasce di pagamento dell’imposta sulla casa», visto che «trovo giusto che coloro che hanno grandi proprietà debbano fare dei sacrifici», conclude il sindaco pavese.
fonte: www.anci.it