da UAU magazine n. 17, marzo 2012
Pavia è popolata da giovani stoici, determinati a progettare l’organizzazione dei movimenti di rivendicazione dei diritti. Si parla delle loro azioni, delle associazioni in cui lavorano, dei progetti che realizzano. Chi sono?
I letterati pavesi controcorrente: Elena, Serena e Davide. Poco più di un anno fa questa piccola manciata di studenti in lettere fondano l’associazione culturale Cartaspina “per la diffusione della cultura” basata sui valori inediti quali a esempio “la gentilezza”. Con pochi fondi, creano “Sillabario minimo necessario”, voce pavese delle diversità diffuso in 1.000 copie. Subito dopo organizzano Salmoni controcorrente si vive, ottenendo un riscontro di pubblico e consenso inaspettato. Adesso sono stati chiamati a lavorare su progetti di rivendicazione con l’amministrazione milanese di Pisapia. Si barcamenano tra lavori precari e sperano un giorno di far diventare la loro associazione una vera editrice. Hanno tutti e tre 27 anni, e sono belli.
Fabio e Katia. Fabio rivendica perché non è giusto discriminare. Lo si riconosce per il cappello che porta, sempre. Presiede la locale sezione della UILDM. Nei suoi discorsi, richiama valori costituzionali, come la libertà di autodeterminazione per le persone disabili. Ha organizzato ed è capitano di una squadra di hockey, i Goodfellas, che sino a ora ha perso tutte le partite disputate. Ha 32 anni e ha una carica umana difficile da trovare. Katia è presidente del Coordinamento pavese per i problemi dell’handicap, che raggruppa oltre 10 associazioni che si occupano di persone disabili. Ha deciso di dar battaglia su ogni fronte alle barriere architettoniche: l’accesso universale è uno dei suoi principi. Lavora presso il comitato di quartiere di città Giardino. È una signora e non dice l’età, ha un Salmone attaccato sulla sua carrozzina.
Luca, Alessandra e Niccolò/Carla. Luca, giovane ex foscoliano, in pochi mesi di lavoro ha nel suo attivo l’organizzazione di eventi culturali di grande rilevanza (I Salmoni controcorrente, La memoria sono anch’io) che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone. Gira l’Italia per formarsi sulle politiche LGBT. Ha solo 19 anni, dialoga con il mondo dell’Accademia, della Politica e delle Istituzioni ed è innamorato dell’arte. Alessandra. Alterna il mondo fashion con l’attivismo politico. Infesta le bacheche universitarie di volantini di ogni tipo, per pubblicizzare le 1.000 cose che fa Arcigay Pavia. A Novembre ha fondato Universigay, associazione universitaria pavese, e ha spalancato le porte dell’Università alle tematiche LGBT. Ha 25 anni e sogna di possedere l’ultimo modello di Louis Vuitton. Niccolò/Carla. Scrive statuti, di giorno si occupa di mantenere in ordine la macchina burocratica di Arcigay Pavia e tiene insieme i conti. Di notte indossa una parrucca bionda ed è protagonista del circuito ricreativo di Arcigay, che conta centinaia di presenze la settimana. Si definisce provocatoriamente “bionda e stupida”, ha 26 anni e aspetta di diventare avvocato.
Questi sono solo alcuni. Potreste incontrare alle prese con qualche loro battaglia politica. Sono facilmente riconoscibili: hanno volantini, bandiere, e un colore arancione. Costruiscono con razionalità la rivendicazione dei diritti, ma sono presenti in piazza quando c’è da arrabbiarsi.Salmoni che vivono controcorrente, risalgono la corrente nella speranza di poter contribuire almeno un poco a migliorare le cose che li circondano. Perché hanno capito una cosa fondamentale, che solo controcorrente si vive.
giuseppe eduardo polizzi