Domenica 3 giugno, a partire dalle ore 15.00, nella centralissima Piazza Vittoria, avrà luogo la Festa delle diversità, un momento nel quale gran parte delle associazioni attive sul territorio pavese avranno la possibilità di presentarsi alla città, mostrando i loro progetti ed iniziative. Mi riferisco in particolare ad Arcigay Pavia (promotrice dell’evento), Antigone, Coordinamento pavese per i problemi dell’Handicap, UILDM, Cartaspina, Babele, Con-tatto, FILDIS, ANFAS, Universigay, Liberamente, ELSE4motion, Amnesty International Pavia e Ci siamo anche noi.
Tutte queste importanti realtà del nostro territorio si riuniscono per aprire ancora una volta gli occhi ai cittadini e mostrare che “la diversità” è normalità e che ognuno di noi in fondo non può dirsi uguale ad un altro. Tutti siamo uguali nel nostro essere diversi e la parola “diverso” non può essere sinonimo di paura e pregiudizio, ma di una grande occasione di arricchimento. La manifestazione ha ricevuto il riconoscimento dell’U.N.A.R. (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), della Provincia di Pavia e del Comune di Pavia.
Purtroppo il clima di festa, che attraverso questo evento si voleva creare, è stato guastato dal fatto che inizialmente il Comune non ha voluto concedere il patrocinio dell’iniziativa ad Arcigay Pavia. Ciò ha causato non poche polemiche e ha dato vita ad un susseguirsi di dichiarazioni, ufficiali ed ufficiose, con le quali Arcigay Pavia ed il Comune si sono addossati reciprocamente la responsabilità di suddetto diniego.
Andiamo con ordine e cerchiamo di capire esattamente come si sono svolti i fatti di modo che anche i lettori di UAU Magazine abbiano la possibilità di comprendere meglio la situazione. Al termine della giunta comunale, datata 23 maggio, si decideva di negare ad Arcigay Pavia il patrocinio della Festa delle diversità che l’Associazione LGBT aveva organizzato con la collaborazione di altre associazioni locali nell’ambito del progetto dello sportello antidiscriminazioni. Il motivo del diniego andava ricercato, secondo l’assessore alle Pari Opportunità, Cristina Niutta, e della giunta comunale in alcune affermazioni che Giuseppe Polizzi, socio fondatore di Arcigay Pavia, aveva scritto sulla pagina facebook “Politica a Pavia” e che descrivevano l’UDC nazionale come partito omofobo.
«Gentile Signor Bonazzi, rispondo volentieri alla sua sollecitazione facendo parlare innanzitutto i fatti. I fatti sono che il Comune di Pavia ha concesso il patrocinio all’iniziativa “festa delle diversità” che vedrà la partecipazione di numerose associazioni aderenti allo sportello antidiscriminazioni del Comune con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza affinché cresca la consapevolezza e la volontà di contrastare tutte le forme di discriminazione e che si terrà domenica 3 giugno in Piazza della Vittoria. Il Comune di Pavia ha riconosciuto la conformità del programma allo spirito e agli obiettivi portati avanti attraverso lo sportello antidiscriminazioni. Tale festa sarà inoltre l’occasione per ciascuna associazione di farsi conoscere e far conoscere l’attività che quotidianamente porta avanti. Credo che la polemica sorta abbia radici tutte personali. È successo che il sottoscrittore della richiesta di patrocinio in un gruppo aperto su facebook dove sono iscritti circa 500 politici pavesi ha apostrofato come omofobo un partito che siede nella attuale maggioranza comunale. Questo epiteto non credo possa considerarsi espressione di una opinione politica. Comunque è stato inteso come una offesa. Per questo mi è stato obiettato in giunta come si conciliasse la richiesta di patrocinio con questa considerazione di un partito cui la richiesta è indirizzata. Nonostante ciò, la giunta ha ritenuto di sorvolare su tale contrasto e fermarsi a valutare esclusivamente la bontà della manifestazione così come enunciata nel programma presentato».
Così l’assessore Niutta rispondeva, in data 30 maggio, alla mia domanda se per caso avesse da fare qualche affermazione in merito al comunicato stampa pubblicato da Arcigay Pavia (e che trovate qui).
Detto ciò, oggi, il confronto sembrerebbe essersi concluso pacificamente in quanto, in data 31 maggio, il Comune ha confermato il patrocinio della Festa delle diversità ad Arcigay Pavia. Il condizionale, però, è più che mai d’obbligo in quanto le polemiche non sembrano essersi ancora del tutto sopite.
Infatti, Giuseppe Polizzi, durante la conferenza stampa del 1 giugno, ha dichiarato che Arcigay Pavia vive un rapporto difficile con la giunta comunale ormai da gennaio e che le occasioni di scontro non sono mai mancate. Come molti di voi ricorderanno, Arcigay Pavia, con la collaborazione di altre associazioni, in data 27 gennaio, aveva organizzato la manifestazione “La memoria sono anch’io” che aveva lo scopo di ricordare le vittime del regime nazionalsocialista.
La manifestazione aveva ottenuto ancora una volta il riconoscimento dell’U.N.A.R. per la sua importanza nella lotta contro le discriminazioni e tanto la Provincia quanto il Comune di Pavia non avevano mancato di patrocinare l’iniziativa. Tuttavia, come ha dichiarato lo stesso Polizzi in conferenza stampa, l’Assessore Niutta aveva comunicato via e-mail ad Arcigay Nazionale il fatto che Arcigay Pavia organizzasse manifestazioni a favore del Partito Democratico.
Questa e-mail, documentata dallo stesso Polizzi, aveva causato non pochi problemi ad Arcigay Pavia in quanto uno dei principi fondamentali su cui il movimento di Arcigay si basa è “distinti e distanti dai partiti”. L’eventuale appoggio del Movimento LGBT ad uno schieramento politico può comportare persino il commissariamento del comitato locale. Polizzi ha dichiarato che successivamente l’assessore Niutta aveva inviato ad Arcigay Nazionale una smentita di quanto da lei precedentemente dichiarato.
Ci si domanda, allora, se la collaborazione tra Arcigay Pavia e la giunta di Cattaneo, che era iniziata con la nascita dello sportello antidiscriminazioni, non sia arrivata alla frutta. Su una cosa Arcigay Pavia e l’assessore Niutta sono d’accordo: l’importanza dell’attività dello sportello antidiscriminazioni che, in questo periodo, ha creato delle lodevoli iniziative e l’importanza della Festa delle diversità come momento di aggregazione e riflessione della nostra comunità.
Un consiglio? Ripartiamo da qua!
marcello bonazzi