BE CHOOSY A CHI?

vignetta tratta da www.5avi.net

«Non siate troppo choosy, che in inglese significa esigenti, selettivi, nella scelta del posto di lavoro» a dirlo, come sapete tutti ormai, è Elsa Fornero, ministro del Lavoro e del Welfare, che ha aperto il suo intervento dal palco di Assolombardia a Milano, con questo messaggio rivolto ai giovani chiaro e conciso, non scevro di critiche e polemiche. La Fornero sembra avere le idee chiare: «Meglio cogliere la prima occasione e poi guardarsi intorno. Lo dico sempre ai miei studenti: è meglio prendere la prima offerta di lavoro, non si può più aspettare il posto di lavoro ideale, bisogna mettersi in gioco».

Insomma è necessario attivarsi e mobilitarsi in un mercato del lavoro che deve essere più inclusivo e dinamico. Tante belle parole cariche di attualità, ma poco realistiche se si pensa ai tanti giovani italiani che lavorano come camerieri, hostess, operatori nei call center, baby-sitter, che impartiscono lezioni private di ripetizione con compensi irrisori e miseri, spesso in nero, per arrotondare, per mantenersi agli studi e arrivare a fine mese.

I problemi sull’occupazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, si sa, sono forse quelli che dopo la crisi economica più di tutti mettono in ginocchio il nostro paese e i giovani di oggi lo sanno bene che la chiave del successo è la flessibilità e l’impegno creativo. Come hanno ormai compreso sulla propria pelle che il posto fisso è ormai un’utopia e, nonostante il quadro negativo e drammatico, non si arrendono: recenti studi statistici rilevano, infatti, che 9 su 10 considerano la perseveranza il fattore più importante per trovare lavoro.

I giovani della Cgil, indignati, hanno contestato le parole del ministro affermando che : «I consigli della Fornero sono talmente fuori dalla realtà da farci pensare che per fare il Ministro non basta essere professori e ci convince che forse dovremmo essere tutti più schizzinosi, o meglio choosy».

E allora la Fornero mi accorderà una piccola critica e mi scuserà se credo che il suo giudizio sia avventato e fuori dalla realtà sociale, insomma, il solito giudizio superficiale di una classe politica che dimostra di non conoscere i giovani del suo Paese. Anche Twitter e Facebook non sono stati da meno e hanno risposto ora con ironia, ora con sdegno e rammarico; insomma la Fornero colpisce ancora e i giovani se da una parte risentono di modelli che li esortano a migliorare, dall’altra c’è chi li riporta con i piedi per terra suggerendo di accontentarsi.

Ormai i giovani ci hanno fatto l’abitudine a essere etichettati come “bamboccioni” prima, “fannulloni” poi, senza dimenticare i consigli alle giovani in cerca di lavoro da parte di papà Silvio «sposatevi uno ricco» , e ora addirittura “choosy”. Che originalità… ma il punto è sempre quello: può un Ministro, per altro del lavoro, pagato da noi contribuenti per trovare soluzioni, suggerire ai giovani di accontentarsi? Sarebbe questo un consiglio di saggezza, un consiglio che può dare un genitore ad un figlio? Da qualsiasi punto la si voglia vedere, i giovani, se pur con difficoltà, non rinunceranno mai al proprio futuro.

tiziana laterza

  3 comments for “BE CHOOSY A CHI?

  1. Edd
    25 ottobre 2012 at 08:47

    Tra l’altro è bello sapere che Lady Fornero suggerisce a noi giovani di non essere “choosy”, mah… guarda un po’ che caso, i suoi figli sono sistemati in prestigiose società e con lavori che rispecchiano appieno il percorso universitario da loro svolto!

    Lady Fornero don’t be choosy

  2. 12 novembre 2012 at 15:34

    http://www.youtube.com/watch?v=a3m7nIR3vdc

    Un progetto di The Next Stop e Be Mad!, una pillola video realizzata con l’idea di far riflettere su temi della cultura contemporanea.

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