immagine da corriere.it
Che da qualche anno a questa parte la politica italiana, tra corna, metafore leopardate – e non leopardiane – o autentici comici di professione, sia diventata sempre più simile a Zelig pare ormai cosa risaputa. Ma quest’oggi, nello sfogliare i vari simboli presentati al Viminale per le prossime elezioni, le risate sono arrivate a profusione. Salvo poi quell’acuto senso di amarezza e malinconia nel constatare come fosse tutto vero.
Trai 215 partiti o movimenti che hanno presentato la propria candidatura – salvo poi il placet del Ministero dell’Interno e la raccolta delle 30.000 firme necessarie – si possono intravedere delle autentiche perle. Assieme ai simboli dei partiti noti, infatti, sono state depositati parecchi movimenti e slogan contro le tasse i politici ed Equitalia: da “Dimezziamo lo stipendio ai politici” a “No Gerit Equitalia” e “Liberi da Equitalia”; “Fermiamo le banche e le tasse” è lo slogan che compare sul simbolo del “Partito di Azione per lo Sviluppo”, per non parlare di “Forza Evasori – Stato Ladro” o del più semplice “Basta tasse”.
Numerosi i partiti di estrema sinistra, con vari riferimenti al comunismo e di estrema destra, che arriva a usare un simbolo similissimo alla svastica hitleriana in “Alba Dorata Italia”. Di moda, come al solito, i raggruppamenti indipendentisti che vanno dal Friuli, al Veneto fino a Sardegna e Sicilia, mentre il giallorosso “Forza Roma” e, di contro, il biancoceleste “Forza Lazio” giocano la carta del chiarissimo riferimento calcistico.
“Recupero Maltolto” recita “chiudiamo le Province, acqua bene comune, no amnistia” e raffigura un salvadanaio, mentre “No alla chiusura degli ospedali” è lapalissiano. Il PPL accosta “Pane, Pace, Lavoro”, mentre per i più lussuriosi è stato creato da Cicciolina – sì proprio la pornostar Ilona Staller – D.N.A., ossia “Democrazia, Natura, Amore”.
Il “Partito Pirata” o il “Partito Internettiano” invocano a sé i giovani, come fa anche il “Partito Pensionati e Invalidi”, che contiene lo slogan “Giovani Insieme”, in basso a destra nel simbolo; “Valentino Presidente” chiama a raccolta autotrasportatori e pensionati europei, mentre per i diritti delle donne c’è “Fratellanza Donne”, ma non si capisce perché non abbiano usato il termine sorellanza!
Alcuni arditi scelgono addirittura la lingua latina nell’“Unitas Universalis Militantium Ecclesiae” e si potrebbe cadere in contraddizione mettendo la croce sul simbolo “Io non voto”, ma niente è come il “Movimento Bunga Bunga”, che raffigura nel simbolo un bel calcione nel sedere!
Viva l’Italia e gli italiani.
lorenzo meazza
Povero paese……..