Foucault scriveva: «Sognare non è un altro modo di fare l’esperienza di un altro mondo, ma per il soggetto costituisce l’esperienza più radicale del suo mondo». Ed è così che la mente di notte, si trasforma nel più fantasioso degli sceneggiatori, regalandoci scenari meravigliosi e facendoci vivere incubi spaventosi.
Quello che i sogni ci trasmettono hanno un significato più profondo di quello che appare. Tanto che è possibile fare una lettura dei sogni in modo da capire meglio noi stessi. Anzi, il sogno rimane uno degli strumenti più utili e apprezzati per accedere alla sfera emotiva delle persone. Lo diceva già quasi cent’anni fa Sigmund Freud che edificò il metodo d’indagine psicoanalitico mediante il sistema delle libere associazioni del sogno, che poggia sulla concezione dello stesso come manifestazione del desiderio di natura sessuale.
Per comprendere questi messaggi onirici occorre un interprete, uno psicoterapeuta. Ciò che vediamo è un simbolo, una rappresentazione con un significato specifico. Il sogno è un’esperienza unica: le immagini e le emozioni scaturite dalla visione stessa si percepiscono come fossero reali. Ansia, paura, ma anche serenità e ilarità si provano davvero. C’è chi ride o si adira e chi si sveglia a causa di un grido di paura.
Attraverso le immagini l’inconscio “racconta” qual è il nostro stato psichico reale. A volte le preoccupazioni, le ansie e gli avvenimenti negativi della nostra vita prorompono nel sonno, si trasformano in terribili incubi che sono così spaventosi da lasciare uno strascico di malumore per tutto il giorno. L’effetto che un brutto sogno ha su di noi dipende dal nostro carattere e dalla nostra sensibilità: chi è un po’ ansioso o facilmente impressionabile, tenderà a ripensare con insistenza all’incubo notturno. Diversamente sarà facile sbarazzarsi di quel brutto ricordo. Il sogno, diventa il manifesto di ciò che sfugge alla razionalità e può offrire soluzioni ai nostri problemi.
Ma cosa succede alla mente? Le immagini oniriche si formano nella cosiddetta fase Rem. Si riferiscono soprattutto a fatti, immagini o persone viste nelle ultime 24 ore. Naturalmente esistono molte eccezioni: incubi o sogni ricorrenti possono essere messaggi dell’inconscio relativi a problemi irrisolti. Al risveglio, quello che resta sono solo dei ricordi frammentati, ma le emozioni vissute durante il sogno, sono così reali da condizionare nel bene e nel male il nostro umore per tutta la giornata e scoprirne il significato può essere utile per combattere l’ansia che le genera.
E il nostro corpo come vive il sogno? Quando inizia la fase Rem, cioè quella del sogno, il respiro si fa più rapido e irregolare, la pressione del sangue aumenta, così come il battito cardiaco. Dopo qualche minuto il cervello produce onde Theta, i nostri occhi si muovono a caso, rapidamente, i muscoli volontari sono paralizzati. Se venissimo svegliati in tale momento, ricorderemmo esattamente che cosa stavamo sognando. Alla fine della fase Rem il cervello entra nella fase Non-Rem e dopo qualche minuto il ciclo ricomincia. Ogni ciclo dura circa 100 minuti e con il passare del tempo la fase Rem si allunga: l’ultima durerà ben 60 minuti. In genere gli adulti sperimentano da tre a cinque fasi Rem per notte.
Mai sottovalutare i sogni, gli immancabili accompagnatori delle nostre notti, perché potrebbero rivelarci interessanti scoperte, come successe al cantautore Paul McCartney che compose la musica dell’indimenticabile “Yesterday” o allo scrittore Robert Stevenson che sognò lo spunto per creare “Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde”.
alessia laterza