La lettura (da Olympe Aguado, 1863) 2012 – olio su lino, cm 120 x 150
Dal 14 aprile 2013 la Fondazione Stelline di Milano, vi dà un doppio appuntamento, ospitando due mostre “Andrea Zucchi. Doppio gioco – Appropriazioni & Astrazioni” e “iDyssey” di Stefano De Luigi, apparentemente molto diverse tra loro, ma legate da un unico filo conduttore: la fotografia.
Fino al 12 maggio 2013 la sezione Stelline Spazio Aperto, format di ospitalità a eventi ideati da soggetti esterni in collaborazione con Fondazione Stelline, accoglie “Doppio gioco – Appropriazioni & Astrazioni” di Andrea Zucchi e a cura di Sergio Risaliti, un’esposizione di circa 74 opere dell’artista milanese, divise in due diversi e autonomi cicli, in grado di creare un “doppio gioco” di contrasti e assonanze, dove il tema della ricreazione è a fare da padrone. Il percorso espositivo si divide in due cicli. In un primo ciclo Andrea Zucchi ha voluto dare nuova interpretazione ad alcune immagini fotografiche ottocentesche trasformandole in pittura e stravolgendo il classico black & white in un vortice cromatico esasperato ed eccentrico. Personaggi storici, nudi accademici, figure allegoriche, paesaggi romantici e nature morte riaffiorano da un’epoca lontana, acquisendo un aspetto ironico e vagamente pop. Il secondo ciclo, invece, si compone di opere di piccolo formato, composizioni astratte, realizzate su supporti tridimensionali realizzati con cartoni da imballaggio di oggetti elettronici, che si accostano alle geometrie biomorfe di Kandinskii, Klee e Arp e alla ricerca della superficie oggettuale degli ani ’60. A completare questo sensazionale doppio gioco ideato dall’artista e a fare da anello di congiunzione tra i due cicli, una serie di sculture di panneggi che sembrano fuoriusciti dai dipinti e che, abbandonati al suolo, disegnano forme astratte.
Andrea Zucchi nasce nel 1964 a Milano, dove vive e lavora. Inizia la sua carriera artistica da autodidatta, mentre frequenta i primi due anni del Corso di Filosofia all’Università Statale di Milano. Per approfondire lo studio del disegno, si iscrive nel 1983 un Corso triennale di illustrazione presso l’Istituto Europeo di Design a Milano e nell’88 segue un corso di Disegno presso la Fondazione Ratti di Como. Dal 1996 si dedica interamente alla pittura. Ha tenuto diverse mostre personali e ha partecipato a numerose collettive, tra cui “Sui Generis” al PAC di Milano nel 2000. Nel 2011 è stato invitato al “Padiglione Italia – Regione Lombardia” a Palazzo Te a Mantova, e al “Premio Maretti – Valerio Riva Memorial, III edizione” al Centro per L’Arte Contemporanea Luigi Pecci a Prato. Nello stesso anno un suo lavoro è stato esposto nella mostra “Percorsi riscoperti dell’Arte Italiana, VAF-Stiftung 1947-2010” al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
Sarà, inoltre, in mostra presso Fondazione Stelline di Milano fino al 26 maggio 2013 “iDyssey” di Stefano De Luigi, progetto fotografico e multimediale che racconta il viaggio di Ulisse narrato nelle celebre “Odissea” di Omero.
L’artista ha voluto intraprendere il viaggio dell’eroe acheo, protagonista di uno dei più bei capolavori mai scritti e lo fa ripercorrendo le dodici tappe che lo stesso Ulisse ha intrapreso nel suo ritorno verso casa. Da Troia a Itaca, dalla Turchia alla Tunisia, all’Italia e alla Grecia, De Luigi raccoglie, in 90 fotografie, 6 video e 1 multimedia tutti realizzati con l’ausilio di due iPhone e utilizzando tutti i mezzi di trasporto possibili per attraversare il Mediterraneo, la più antica testimonianza della nostra eredità culturale.
“iDyssey” è l’occasione per raccontare gli antichi miti e leggende di un’epoca lontana in una chiave moderna, che grazie alle sofisticate tecnologie odierne e allo spirito da reporter dello stesso artista, può raccontare le diverse culture dei paesi visitati, accumunati dallo stesso mare, che rappresenta un ponte ideale tra tradizione e civiltà di Asia, Africa ed Europa.
La mostra, curata da Laura Serani, è organizzata e promossa dalla Fondazione Stelline, con la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, in occasione di Ulissi Viaggio nelle Odissee e in concomitanza con lo spettacolo Odyssey di Bob Wilson, e col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano.
Stefano De Luigi nasce a Colonia nel 1964. E’ tra i più apprezzati fotografi a livello internazionale vincitore di 4 World Press Photo. Vive a Parigi fino al 1996, dove lavora per il Museo del Grand Louvre. Nel 1998 realizza un lavoro sull’universo della moda in Francia ed in Italia: “Celebrities”. Nel 1999, in collaborazione con Médicins Sans Frontières, illustra le condizioni dei detenuti malati di tubercolosi nelle prigioni della Siberia centrale. Dal 2003 al 2006, in collaborazione con CBM Italia, ha prodotto il progetto “Blindness” sulla condizione della cecità nel mondo, che ha ricevuto il patrocinio di Vision 2020 del WHO e ha vinto il W.E.Smith Felloship Grant, nel 2007. Nel 2010 vince il Days Japan International Photojournalism Award ed il Getty Grant for Editorial Photography. Nel corso degli anni partecipa a numero collettive in tutto il mondo. Ad oggi, vive a Milano.
jessica meloni