DAI NUDI IN FINLANDIA AGLI OMICIDI A HONG KONG

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photo by www.wartherhof.at

In una società che viaggia alla velocità della luce e in cui la parola d’ordine è innovazione e modernità, l’unica “àncora” che ci tiene legati al passato e ci fa comprendere ciò che siamo è la tradizione, quel misto di usanze, memorie e abitudini che caratterizzano e diversificano in maniera peculiare un popolo. Ogni Paese si tinge, infatti, di colori diversi e si differenzia per tradizioni che racchiudono veri tesori del passato e che si tramandano di generazione in generazione quale testimonianza della nostra stessa esistenza.

Antiche o recenti, finte o vere, pagane o religiose che siano, ogni usanza ci dà la possibilità di immergerci nei costumi degli altri paesi per conoscere, interpretare e fare nostre culture differenti. Le parole costume e usanza si prestano ad infondere un certo senso di sicurezza e stabilità, evocando immagini di un passato che è stato gelosamente custodito e generosamente consegnatoci.

Tuttavia, a dispetto dei luoghi comuni, alcuni paesi hanno abitudini e leggi che ai nostri occhi appaiono davvero singolari: nei paesi islamici si può lavorare solo con la mano destra, la sinistra rappresenta, infatti, l’impurità; a Hong Kong una moglie tradita può uccidere il marito esclusivamente a mani nude, mentre può uccidere l’amante del marito come meglio crede; in Finlandia è normale che uomini e donne facciano la sauna insieme totalmente nudi e questa usanza non ha nulla di scandaloso se si pensa alla “freddezza caratteriale” dei finlandesi, non abituati a pubbliche effusioni.

cryfree_bw_07In Asia Centrale è vietato soffiarsi il naso e toccarsi in pubblico; in Spagna gettare tutte le proprie cartacce per terra in un bar, dopo aver mangiato e bevuto, è indice di buon gradimento, per cui quando il pavimento di un locale è pieno di cartacce è indice di una buona cucina. In Cina e Taiwan le bacchette utilizzate per mangiare il riso possono essere adoperate anche per rimuovere residui di cibo incastrati tra i denti ed è lecito persino sputare in un lato del piatto.

E alla fine chi paga il conto? Dividere la spesa, ovvero fare «alla romana», è considerata buona norma in Italia, Olanda, Australia e Stati Uniti; nell’Europa meridionale, nel Medio Oriente e in America Latina è, invece, usuale che qualcuno si proponga di pagare per tutti. In Cina il concetto di ripartire il conto è considerato assolutamente offensivo: chi vi invita al ristorante sa che poi dovrà anche pagare.

Anche le parti del corpo sono in alcuni paesi innalzati a “zone sacrali” come il capo in Thailandia e in altri destinati a ricoprire ruoli “sgradevoli” come le ginocchia in Senegal o le curve del corpo femminile nei Paesi islamici. Per non parlare poi delle feste; ogni anno in India si celebra la Holi Festival, detta la festa dei Colori, che consiste in una vera e propria pioggia di polvere pigmentata che la gente si getta addosso per bruciare il male della vita o l’Encierro a Pamplona, in Spagna, in occasione della festa di San Firmino, che consiste in una corsa di circa 800 metri davanti ai tori, che ha come punto di arrivo la Plaza de Toros.

Tantissime e innumerevoli sono dunque le usanze e abitudini sparse in tutto il mondo, noi stessi, in prima persona, ne siamo immersi e, nonostante molte di esse siano anni luce lontane dalle nostre, è necessario comprenderle per accettarle ed essere cittadini del mondo. Solo in questo modo, come ci insegna Amin Maalouf, giornalista e scrittore libanese, «non saremo stranieri in nessun luogo, ma solo esseri umani che vanno per il mondo, posano i propri bagagli e provano a costruire qualcosa là dove si è stabilito».

tiziana laterza

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