Se siete tra i tanti che credono che il mondo gli stia cadendo addosso, che non ci sono opportunità, che non ci sono soluzioni e che le persone incredibili si trovano solo negli Stati Uniti, vi consiglio di guardarvi attorno. Che ci crediate o meno, i giovani italiani che oggi stanno mettendo in moto il cervello, sfruttando il poco o tanto che hanno, che stanno mettendo in gioco il tutto e per tutto, che stanno credendo nelle proprie idee, sono il vostro vicino di casa, di banco, di metro.
Non bisogna andare lontano per incontrare qualcuno che ha deciso di essere la propria opportunità: è il caso di Margherita Pagani e la sua start up “FLYTHEGAP” (http://flythegap.com/). Ho conosciuto Margherita qualche mese fa ad un workshop a Milano. Si definisce una persona “curiosa, creativa e ibrida”, amante della sua natura multisfaccettata che le permette di comprendere ambiti e situazioni molto diverse fra loro, di interagire e tirarne fuori il meglio.
Margherita, so che da poco, con il tuo team, hai lanciato FLYTHEGAP, ci puoi spiegare di cosa si tratta ?
«Con piacere. Fondamentalmente si tratta di una scommessa. Tanto io, quanto il resto del team di Flythegap, crediamo profondamente nell’importanza del dare a tutti la possibilità di esprimere il proprio desiderio di cambiamento… E soprattutto crediamo nella forza innovatrice che può generare l’unità tra entità diverse che guardano tutte allo stesso orizzonte. La nostra scommessa si basa sul fornire lo strumento… accessibile, per permettere alle persone di esprimere questa voglia di costruire un presente nuovo e, quindi, un futuro migliore… Flythegap è una piattaforma online dove persone e organizzazioni possono lanciare progetti e cooperare con altri per svilupparli al meglio. L’obbiettivo è quello di ampliare il concetto di cooperazione e aumentarne l’accessibilità, permettendo a queste diverse realtà di coordinarsi per creare impatto positivo attraverso la condivisione: di idee, di competenze, di strumenti, di spazi, di risorse economiche. Il tutto grazie alla tecnologia, che è ormai parte integrante della nostra vita di tutti i giorni. La nostra scommessa è che ci siano tanti altri, come noi, che credono nel far convergere gli intenti e di spingere ciascuno in modo proprio e diverso, ma tutti nella stessa direzione. Per un “meglio” collettivo e non solo individuale».
Come ti è venuta l’idea di FLYTHEGAP? e cosa ti ha spinto a realizzarla?
«È una domanda che mi fa sempre sorridere: più lavoro a Flythegap e più mi sembra di aver pensato e “covato” questo progetto da sempre. La scintilla però è arrivata l’estate scorsa: ero a Milano e ho rincontrato una delle persone che pochi mesi prima insieme a me aveva partecipato attivamente a Macao, il Nuovo Centro per la Arti e per la Cultura dal basso, all’epoca in Torre Galfa. Avevamo visto insieme migliaia di persone riversarsi nella Torre con un’energia e una voglia di fare che non conoscevamo. Quella sera ci siamo chiesti che fine avessero fatto quelle persone e le loro energie, i loro sogni, la loro voglia di fare e di mettersi in gioco. Ci siamo chiesti quali fossero le barriere che incontrano queste persone, e che incontriamo noi stessi continuamente. E poi ci siamo detti che volevamo provare ad abbattere queste barriere. Quella persona è Corrado Primier, oggi co-fondatore del progetto insieme a Danilo, sia ideatore del “pezzetto mancante” che ha dato a Flythegap la spinta per avviarsi definitivamente, a Gennaio di quest’anno. Fin dall’inizio, quando il realizzare Flythegap (che non aveva ancora nemmeno un nome) era ancora una vaga ipotesi, ci siamo resi conto che quello che ci muoveva era la voglia di creare opportunità per i sogni, le idee e i progetti, non solo nostri ma, anche di tutte quelle persone che un po’ tutti i giorni cercano di cambiare il mondo un pezzettino per volta. Nessuna persona può cambiare il mondo, ma tutti insieme magari sì… ecco perchè uno dei nostri concetti base è T.E.A.M. – Together Everyone Achieves More».
Cosa rende realizzabile un’idea, qui in Italia?
«Credo che sia importante lavorare sodo per creare un approccio nuovo alla realizzazione di un’idea, qui in Italia così come altrove. Ci tengo a precisare che anche qui ci sono persone che tutti i giorni lottano per creare cambiamento in modi nuovi e più sani. Da quando lavoro a Flythegap devo dire che sto incontrando sempre più persone così. Forse non siamo la maggioranza, ma siamo più numerosi di quello che le nostre giornate ci permettono di avvertire. Non resta che trovarsi fra di noi!».
Flythegap è sicuramente un forte esempio di iniziativa e coraggio. Per quanto possa sembrare impossibile o incredibile, un’idea o sogno (chiamatela come credete) è una realtà dal momento in cui passa dal pensiero alle parole e dalle parole all’azione. Non nascondetevi per paure, per se o per ma, perché alla fine dei tempi, non ne varrà la pena. Sfidate la vostra immaginazione e come disse un grande sognatore e realizzatore di sogni:
”Se lo puoi sognare, lo puoi fare”
“If you can dream it, you can do it”
Walt Disney
giuseppina cuccurullo