SPAZIO ALLE MICROSOFT TECHNOLOGIES CON IEEE

MicrosoftÈ giunto il tempo di fare il punto sulla tecnologia del software ed oggi è il momento indiscusso delle app. Smartphone, tablet e sempre più personal computer ragionano in termini di applicazioni: il sostantivo “programmi” sembra un termine obsoleto. Cinque anni fa Apple lanciò la sfida del mercato delle app e con una raccolta di appena 800 titoli diede il via ad un percorso la cui ascesa è paragonabile solo a quella di uno shuttle diretto verso la ionosfera. Oggi il mercato generale delle app per dispositivi mobile conta oltre 2 milioni di titoli e decine di miliardi di download per un totale di circa 1.000 app scaricate al secondo. Recenti statistiche stimano a 50 miliardi il numero dei devices mobili sulla terra il che fa intuire come questo mercato sia fiorente, appetitoso e ricco di innovazione.

L’IEEE Student Branch (SB) di Pavia, ramo accademico della più grande Institute of Electrical and Electronic Engineering (IEEE), ha deciso di approfondire il tema rivolgendosi al mercato più giovane del contesto: le tecnologie Microsoft, i servizi e i devices sono stati i cardini dell’evento tenutosi lo scorso 12 novembre nella facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Pavia. Il seminario ha visto l’intervento di tre speakers d’eccezione: Lorenzo Barbieri, Matteo Pagani e Roberto Freato. L’introduzione al seminario è, invece, stata demandata a Stefano Moscato, chairman dello SB pavese, che ha illustrato come l’IEEE è organizzata a livello mondiale, qual è l’organigramma scelto nell’ateneo pavese, quali eventi ha intrapreso e quali porterà avanti per il 2014.

Lorenzo Barbieri (Technical Evangelist presso Microsoft) ha impostato la sua presentazione sottolineando che la multinazionale di Redmond non ha più la visione monopolistica degli anni ’90. Oggi cerca sempre più di interlacciare software e dispositivi, non solo proprietari, nel modo più trasversale possibile. Le app per Windows Phone 8 (WP8) si interfacciano con codici php, sistemi linux e architetture marchiate Google e un’applicazione iOS è in grado di scambiare dati con piattaforme Azure (il cloud secondo Microsoft) in modo trasparente. Lorenzo ha riporato il trend più che positivo per la famiglia di devices che sfruttano WP8: in Italia è il secondo sistema operativo dopo Android, superando iOS proprio negli ultimi mesi nonostante i “soli” 100.000 titoli e la mancanza di diverse app, sempre presenti sugli altri smartphone. Il trend è positivo perché Microsoft mette a disposizione di ogni developer dei kit di sviluppo gratuiti, servizi completi e user-friendly. La visione di Lorenzo è proseguita con una digressione sul marketing delle app. È chiaro come ogni sviluppare app porti notevoli profitti, per questo Microsoft predispone assistenza per la pubblicità oltre che per lo sviluppo, disponendo anche diversi progetti rivolti ai giovani ingegneri come i Microsoft Student Partner e competizioni di design.

EventoLa seconda trance del seminario è stata dedicata a WP8 e ai dispostivi mobile. Matteo Pagani, MVP di Funambol e Nokia Developer Champion, ha introdotto il tema del design di una app, quali sono le milestone da seguire, i consigli per una grafica semplice e funzionale e come Microsoft veda le app per i suoi devices. Matteo ci ha riportato la sua esperienza nel progetto di applicazioni belle e funzionali, il cui mondo ruota intorno alla user experience. Le applicazioni devono possedere quel design pulito ed essenziale in modo da far risaltare i contenuti più che gli effetti grafici e i dati devono essere fruibili subito dall’utente. Lo slogan è “do more with less”: questa è la filosofia vincente secondo Matteo.

I linguaggi di programmazione per WP8 sono molteplici, inoltre Microsoft offre la possibilità di emulare il device sul computer, un ambiente virtuale che ricrea il segnale GPS, gli accelerometri, il microfono e via discorrendo. Anche Matteo ha ricordato le possibilità di apprendimento da parte di studenti delle Università che Microsoft mette a disposizione a cadenza trimestrale.

Infine è stato il turno di Roberto Freato, di certo il più tecnico del trio: i suoi topics sono API e cloud computing. La previsione di Roberto vede le application programming interface (API) come il trending topic principale degli sviluppatori di applicazioni per dispostivi mobile e desktop. Le API sono applicativi che permettono di richiamare dati da database di altre applicazioni, nella via più trasparente possibile. L’esempio classico riguarda il più famoso dei social: nell’istante in cui viene richiesto all’app di Facebook una lista di amici, di contatti o di informazioni, vengono richiamate le API che interrogano gli opportuni database e permettono il fetch delle informazioni. Oggi più che mai le app sono “data-hungry” e sempre più lo saranno per migliorare l’esperienza d’uso da parte degli utenti. La seconda metà dell’intervento di Roberto è stata dedicata a un vero e proprio demo di come è possibile sfruttare le tecnologie cloud di Microsoft in modo semplice, rapido ed intuitivo. Azure permette in pochi click di pubblicare la propria web-application e scegliere l’architettura hardware più adatta con la possibilità di auto regolarsi a seconda del traffico di utenti e del carico sui processori.

L’evento Microsoft ha visto la partecipazione di oltre 40 persone tra studenti, dottorandi e appassionati e di sicuro pone le basi per altri seminari caratterizzati da una stretta collaborazione con il mondo delle imprese e dell’innovazione. L’IEEE Student Branch, già organizzatore di un seminario a Luglio in cui è stato ospitato Google, ha dimostrato ancora una volta di poter organizzare eventi dove l’attenzione è focalizzata sugli studenti e i dottorandi pavesi, cuore pulsante di una scuola di ingegneria tra le migliori in Italia e ampiamente apprezzata e rinomata anche all’estero.

luca ballista – activators pavia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *