L’alimentazione sarà il tema cardine dell’Expo 2015 di Milano, un’occasione per dibattere le problematiche e le nuove frontiere ad essa legate a livello mondiale, ma anche una grande vetrina per l’Italia e per le sue eccellenze, che la rendono celebre in tutto il mondo.
Spesso proprio queste eccellenze sono associate ad un costo elevato o ad una difficile reperibilità, motivo per cui raramente l’italiano medio si concede tale lusso. Con l’intento di invertire questa tendenza è nata Eataly, una catena alimentare con punti vendita di medie e grandi dimensioni, che si pone come obiettivo, oltre alla distribuzione e la ristorazione di alto livello, la divulgazione di una cultura del cibo, con corsi di cucina, degustazioni e didattica per bambini. Un’offerta articolata che il suo fondatore Oscar Farinetti ha pensato a 360 gradi, unendo il piacere del buon cibo alla conoscenza. Uno degli elementi chiave per Eataly è rappresentato dalla qualità, un’alimentazione sana e pulita ma al contempo accessibile, decisamente in contrasto con le catene di fast food che da ormai molto (e forse troppo) tempo hanno rivoluzionato l’idea di pausa pranzo. In contrapposizione al consumo di cibi veloci e non propriamente salutari, è nata l’associazione Slow Food, diventanta famosa da alcuni anni, ma attiva dal 1986. Slow Food è il consulente strategico di Eataly, e si occupa di controllare e verificare che vengano mantenuti gli standard qualitativi promessi, in particolare un alimento deve essere organoletticamente piacevole, sostenibile per l’ambiente e giusto dal punto di vista sociale. Una visione al limite dell’utopia che coglie appieno l’esigenza attuale della sostenibilità, ovvero del soddisfacimento delle esigenze presenti senza che venga compromessa la possibilità delle future generazioni di assolvere le proprie. Un processo, infatti, per essere sostenibile, deve utilizzare le risorse naturali ad un ritmo tale per cui esse possano rigenerarsi, e qui entra in gioco la componente sociale, quindi rispetto e responsabilità verso gli altri. Questi ottimi propositi sono difficili da raggiungere e naturalmente la speranza è che Eataly mantenga questa linea e non si perda nel tempo, ma questo si potrà verificare solo nel lungo periodo. Al momento quello che è possibile testare è l’effettiva bontà dei prodotti, scegliendo tra alcuni dei più rinomati, come la pasta di Gragnano, la carne bovina piemontese e l’olio ligure della riviera di Ponente.
L’offerta di Eataly è disponibile online o negli store, che dal 2007, l’anno dell’inaugurazione della sede torinese, stanno aprendo in tutta Italia, oltre che Giappone e Stati Uniti. Nel mese di dicembre è stata aperta al pubblico la sede di Firenze, e tra qualche mese, probabilmente a marzo, verrà inaugurata la location milanese, che prende il posto del Teatro Smeraldo, un luogo storico della città, dove sono passati grandi della musica e dello spettacolo. Per questo motivo, come omaggio, lo store ospiterà un vero e proprio palcoscenico a disposizione per le esibizioni di artisti affermati ed emergenti, offrendo una programmazione totalmente gratuita, un motivo in più per passare da Eataly.
martina raggi