Ecco a Pavia Pissarro, l’anima dell’impressionismo

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Dulwich College, c. 1871 olio su tela 50 x 61 cm Fondation Bemberg, Toulouse 

Pavia prosegue il suo percorso dedicato all’Impressionismo con un’importante mostra rivolta al genio di Camille Pissarro in programma da oggi, venerdì 21 febbraio, al 2 giugno presso le Scuderie del Castello Visconteo. Ventinove le opere provenienti da tutto il mondo che raccontano l’artista attraverso un percorso espositivo, organizzato da Alef cultural project management con la consulenza di Philippe Cros, che permette di entrare in contatto con l’uomo prima che con il pittore.

È lo stesso artista attraverso un racconto in prima persona ad accogliere e accompagnare i visitatori all’interno delle sale espositive. Un racconto per scoprire le memorie di un avventuriero della pittura. Secondo Pietro Allegretti, presidente di Alef, è necessario infatti cambiare l’approccio alle opere d’arte e alla loro fruizione: «Non solo vedere le opere ma tentare di capirle. Le opere come sollecitatori di emozioni e stati d’animo».

Il racconto proposto all’interno dell’esposizione si concentra sulle sensazioni e sulle emozioni più intime del pittore coinvolgendo il visitatore in un’esperienza unica. Per restituire all’artista una voce ci si è avvalsi delle lettere che lo stesso ha indirizzato al figlio Lucien e al romanzo degli impressionisti “Vortici di Gloria” di Irving Stone al quale è liberamente ispirato il percorso. Immagini proiettare all’interno dello spazio espositivo e fragranze selezionate in base ai temi trattati trasformano la mostra in uno spettacolo sensoriale. Approfondimenti testuali sui principali dipinti esposti diventano poi un utile e dinamico supporto didattico.

Il racconto rievoca i paesaggi più significativi della vita di Pissarro: le tappe fondamentali della sua evoluzione artistica ad iniziare dal periodo della gioventù trascorso nelle Antille danesi al viaggio a Caracas e all’arrivo a Parigi. I paesaggi, prima realizzati con costruzioni semplici e colori cupi, di cui esempio Un jardin de roses (1862), si distinguono ora per originalità e per un nuovo modo di osservare e rappresentare la natura. Il suo stile prende forma come dimostra il bellissimo scenario rappresentato in Paysage prés de Louveciennes.

A causa della guerra franco-prussiana, nel 1870, Pissarro è costretto a trasferirsi a Londra dove, nonostante il periodo difficile, porta avanti con determinazione la sua produzione artistica.

Il percorso espositivo termina con parole toccanti dell’artista che descrivono gli ultimi anni della sua vita in cui è costretto, a causa di una infezione agli occhi, a stabilirsi a Parigi. La stanza di un hotel diventa il nuovo atelier in cui il pittore continua a lavorare osservando la città e rappresentando i celebri boulevard parigini: Boulevard Montmartre: Mardi Gras (1897) qui a destra. 

007.tifMeno popolare di Renoir e Monet, all’apparenza meno raffinato o intellettuale di Cézanne o Degas, Pissarro fu tuttavia uno dei protagonisti della rivoluzione impressionista. Sviluppò uno stile personale e affermò la libertà di espressione. Pittore scientifico e ricercatore curioso ha studiato il colore con maggiore tecnica condividendo le proprie conoscenze e diventando punto di riferimento per tutti i suoi compagni dell’epoca.

Pittore della natura agreste e della vita rustica, non ha creduto di ricercare orizzonti eccezionali. I luoghi che ha più a cuore sono i luoghi familiari: il campo, il prato, il villaggio.

Gli orari della mostra: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19; sabato, domenica e festivi, dalle 9 alle 20. Biglietti da 15 a 13 euro (ridotto speciale 10 euro).

Per informazioni: 0382.309879 – www.scuderiepavia.com.

francesca martinotti

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