Noi Activators siamo sempre incuriositi da quanto succede sul territorio, perciò abbiamo fatto una trasferta a Milano per un evento molto speciale che ha ispirato tanti giovani negli anni scorsi e che è ormai sempre più diffuso in Italia e nel mondo.
Tra venerdì 31 e domenica 2 febbraio si è tenuta, infatti, presso lo spazio di coworking Talent Garden l’edizione milanese dello StartupWeekend, uno dei più importanti eventi per tutti gli appassionati di innovazione ed imprenditorialità. Si tratta di un format prestabilito, condito da un motto molto chiaro: “No Talk. All Action”. 54 ore per presentare la propria idea imprenditoriale, reclutare sul posto altri membri per formare il team e poi lavoro senza sosta, giorno e notte, fino a domenica sera, momento topico dell’evento durante il quale si tengono i pitch finali ed una giuria di esperti ed investor decreta i primi tre classificati.
Avendo avuto la fortuna di partecipare allo StartupWeekend di Malta nel 2013, non ci siamo trattenuti dall’andare a conoscere i 12 Team di questa edizione milanese.
Primi classificati: Keep My Stuff , giovanissimo team (età media 17 anni) composto dai ragazzi del Liceo Scientifico di Crema. Il progetto consiste in un sistema innovativo di sicurezza anti taccheggio: tramite sensori (nello specifico un leap motion ed un kinect) si è in grado di creare un modello 3d di una persona ed identificarne una serie di gesti quali appunto quelli tipici di un furto. Applicabile ad esempio in supermercati o magazzini, l’idea vuole automatizzare il processo di videosorveglianza.
Al secondo posto i pavesi Socialgfree, il social network dedicato a chi soffre di celiachia: il servizio principale è una mappa in grado di mostrare nelle vicinanze locali (bar, ristoranti, supermercati, etc.) che dispongono di prodotti per celiaci, oltre ad una community di supporto popolata da esperti.
Terzi classificati i ragazzi di DiaBDay, un’app per persone diabetiche in grado di rendere meno pesanti una serie di azioni che vanno costantemente compiute da un malato, tramite tecniche di gamification e con un risvolto educativo.
Vince la nomination di Mind the Bridge Silicon Ocean: piattaforma di crowdsourcing per permettere alle persone di contribuire, con feedback o supporto di vario tipo, allo sviluppo di idee imprenditoriali altrui. In palio la possibilità per due membri del team di partecipare alla Startup School di Mind the Bridge, in California.
A seguire il team di Youlisse, piattaforma in grado di progettare un’esperienza di viaggio molto singolare: scegliendo il tipo di attività che il turista vuole fare per un weekend, verrà automaticamente inserito in un percorso unico e sensazionale.
I ragazzi di Poppins invece hanno pensato ad un portale in grado di unire domanda ed offerta di servizi assistenziali di vario genere: dalle persone anziane, alle babysitter ai dogsitter. Il target principale sono persone con problemi economici come disoccupati o studenti e persone dotate di molto tempo libero.
A migliorare la tua vita in movimento ci pensa SmartMover, piattaforma in grado di seguire il percorso di una persona, paragonarla agli spostamenti di altri utenti, e in base ad un algoritmo è in grado di suggerire come migliorare la propria mobilità.
Con Snapout fare shopping sarà ancora più divertente: fotografando un oggetto in un negozio e condividendolo tramite l’app, sarà possibile ottenere dei premi, come sconti, tramite meccanismi di reward.
Anche Loyall punta allo shopping: se avete una Fidelity Card e volete ottenere ancora di più, potete usare la piattaforma Saas (software as a service) in grado di profilare ulteriormente i consumatori, recuperando ulteriori dati tramite i social network (es. Facebook) e vendendoli ai supermercati o ai vari store che utilizzano fidelity system.
Italcheck è un sistema in grado di aiutare un consumatore a capire se un prodotto è stato effettivamente realizzato in Italia.
Scout2Pro è un servizio che permette di trovare profili professionali, preferibilmente artigiani, da assumere per lo svolgimento di specifici lavori.
Ultimo, ma non ultimo, Intaste: una mobile app con team leader statunitense che permette di prenotare esperienze enogastronomiche per foodie e winelover: tramite l’applicazione è disponibile una lista di aziende produttrici nelle quali è possibile organizzare visite guidate, prenotabili direttamente tramite l’app.
L’atmosfera che si respira durante lo Startup Weekend è unica: tra lattine di redbull e post-it appiccicati ovunque si riesce a toccare con mano l’energia di persone di ogni età che ce la mettono tutta per sviluppare la propria idea. Il valore aggiunto di questi eventi è la possibilità di avere in un unico posto una marea di persone con i profili più disparati: dai guru del marketing agli smanettoni più incalliti senza dimenticare gli importantissimi Mentors che si aggirano tra i tavoli per dare consigli ai vari team.
La domanda che potrebbe sorgere spontanea è: perché una persona dovrebbe passare un weekend a lavorare sulla propria idea con degli sconosciuti invece di sviluppare a casa propria con il proprio team?
Anzitutto non si va ad uno StartupWeekend per sviluppare la propria idea pensando di arrivare con il prodotto finito. Quest’evento serve prima di tutto per fare network: conoscere persone che potrebbero aiutarti nello sviluppo del progetto, siano essi profili tecnici da inserire nel team, o mentor e membri di altri team capaci di fornire contatti utili.
In secondo luogo l’importanza del brainstorming: per quanto completo possa essere un Team, non si avrà mai il punto di vista di un esterno, capace di individuare criticità a cui non si era pensato o trovare nuovi spunti da inserire. Avere degli sconosciuti che lavorano per un fine settimana alla tua idea dà un boost pazzesco (e se pensate che questi sconosciuti vi possano rubare l’idea, allora l’idea non è poi così tanto buona).
Terzo: l’importanza dei feedback. Non importa quanto si riesce a sviluppare dell’idea, ma quanti consigli e suggerimenti si riescono a raccogliere dai mentor, dai membri del Team e di chiunque incontri alla macchinetta del caffè o andando a curiosare tra i tavoli degli altri progetti.
Se state lavorando ad un progetto e volete dargli una sprinta decisa cercate sul sito ufficiale di Startup Weekend e iscrivetevi al prossimo evento: ogni settimana ne organizzano uno da qualche parte. Consiglio personale: non escludete a priori l’idea di andare all’estero! Fa sempre bene confrontarsi in ambienti internazionali ed espandere il proprio giro di contatti, oltre che conoscere da vicino altri ecosistemi.
E se non vincete, pazienza! L’esperienza vissuta, le lezioni apprese e la marea di email che avete salvato in rubrica rimarranno sempre nelle vostre mani.
luca & marco
Activators Pavia