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Non ha alcuna intenzione di chiudersi l’odissea giudiziaria che vede Apple e Samsung, le due società leader nel mondo dei dispositivi mobile, scontrarsi a colpi di brevetti e risarcimenti milionari. Dopo l’ultimo step, che vi avevamo raccontato qua, ancora una volta una giuria californiana si è pronunciata sul punto.
Il verdetto è stato formalmente a favore di Apple, avendo la Corte Federale d’istanza a San Jose ritenuto che Samsung ha violato un brevetto sulla generazione dei “quick link” (brevetto numero 647) e uno relativo alla famosissima “slide to unlock” (brevetto numero 721), che permette di sbloccare i dispositivi con lo scorrere di un dito. La casa coreana sarà quindi costretta a pagare un risarcimento di 119,6 milioni di dollari, nettamente inferiore ai 2 miliardi richiesti da Cupertino.
Ma anche la società californiana è stata riconosciuta colpevole di aver violato un brevetto degli avversari: il numero 449 relativo a fotocamera e organizzazione delle immagini in cartelle, per il quale dovrà versare a sua volta a Samsung una somma di 158.400 dollari.
Una vittoria che non sembra così soddisfare nessuno, o forse no? Trai due litiganti è Google a ridersela. Samsung nelle sue difese ha, infatti, evidenziato come l’azienda di Mountain View abbia sviluppato in modo del tutto indipendente alcuni software al centro della disputa e, pertanto, Apple avrebbe dovuto prendersela proprio con Google. Ma queste accuse sono rimaste del tutto inascoltate dalla giuria.
avv. lorenzo nicolò meazza