Bentornati su UAUMag e alla rubrica Brave Young Spirits! Dopo la parentesi della scorsa puntata, dedicata ai ragazzi di Live On Sofa, oggi torniamo ad intervistare una band: i Virtual Time. Questa band apre una serie di interviste di un livello leggermente più alto: passaggi radio forti, interviste da testate e riviste importanti, contratti che possono far ben sperare in un futuro roseo.
Spirito Giovane «So che siete passati su Virgin Radio! Un amico veneto vi ha sentito e me l’ha raccontato»
Alessandro «[sorride, ndr] Abbiamo avuto la fortuna di poter far ascoltare il nostro disco a Marco Biondi attraverso il nostro manager Luca Bernardoni. Appena concluse le registrazioni ad aprile 2015 e il missaggio a luglio, gli ha fornito la copia fisica dell’album direttamente! Noi abbiamo alzato le mani e incrociato l’incrociabile… e poi alla fine il disco è piaciuto. Personalmente non mi serviva altro, potevo continuare a suonare più felice di prima già così [ridacchia, ndr]. Una risposta del genere, anche se piccola, ma da una persona che decide cosa mandare in onda in radio e lavora con la musica da una vita, ha un valore immenso per band come le nostre. La sorpresa è stata quella di essere il The Rocket, il brano più trasmesso della settimana su Virgin Radio, annunciato quattro volte al giorno per svariate settimane! Quando ce l’anno detto mi sentivo ovviamente fortunato, ma adesso che ho sentito in radio l’annuncio… ho ancora i brividi! Sei lì che pensi: “è la mia canzone, quella su cui ho sudato così tanto e chissà quante persone la stanno sentendo in contemporanea adesso”. Un traguardo indescrivibile, sono cose che tu speri quando inizi a suonare, ma rimane speso un’utopia. Invece è successo!».
Spirito Giovane «Ok, torniamo indietro: da dove nascono i Virtual Time?»
Alessandro «Partiamo dagli albori. È cominciato tutto da un’idea mia, avevo intenzione di formare un gruppo e ho iniziato a cercare altri membri. Ho trovato Luca Gazzola e successivamente, dopo una serie di cambi di line-up, è arrivato Marco al basso. Il cantante, Filippo è invece arrivato poco dopo a sorpresa tra l’altro. Eravamo in un periodo dove ci trovavamo solo io, Luca e Marco e non sapevamo dove sbattere la testa per trovare un cantante. Una sera siamo usciti ad ascoltare degli amici che suonavano e abbiamo visto questa testa capellona… senza neanche presentarci, avendo saputo da conoscenze in comune che cantava, ci siamo avvicinati e abbiamo semplicemente detto: “canti?” [ride, ndr]. Filippo era proprio alla ricerca di un gruppo, come noi lo eravamo di un cantante, quindi una combinazione perfetta! Si parla di quattro anni fa comunque, suonavamo ancora delle cover di gruppi che ci piacevano, ma avevamo già qualche nostra composizione. Gli abbiamo spiegato il progetto e siamo partiti subito in quarta».
Spirito Giovane «E il nome della band come lo avete scelto?»
Alessandro «Il nome è la difficoltà che ha ogni gruppo, credo. Noi abbiamo cercato un nome che ci suonasse bene, semplicemente unendo due parole che ci piacevano. È nato di colpo, ma gli abbiamo dato un significato a posteriori: la nostra musica vuole essere una sorta di fusione tra passato e presente che crea un tempo virtuale, una dimensione che esiste quando suoniamo e nelle nostre composizioni».
Spirito Giovane «A proposito di composizioni, come nascono le vostre tracce?»
Alessandro «Le canzoni sono sempre nate facendo jam session in sala prove: esce un riff di carino, si dice “ehi, quella parte com’è? Come suona?”, la si riprova e da lì in poi si inizia a curarla per bene fino a quando non convince. I testi li scrive quasi sempre Filippo, tranne qualcuno che è scritto da Luca. Lo stile compositivo è sempre stato lavorare sul meglio che esce dalla jam; solo qualche canzone è stata portata in saletta e poi lavorate sul canovaccio fatto da Luca o specialmente da Filippo (chissà cosa s’era fumato il giorno prima) [ride, ndr]. Ricordo che in una di queste sue canzoni ci ha guidato anche molto a livello emotivo-poetico, una cosa strana ma molto funzionale al brano. Man on the Moon è la traccia; in saletta c’era Filippo che ci diceva: “ecco, tu sei il vento in una notte buia dove si vede solo la luna e c’è un uomo che cammina solitario tra gli alberi”. Ripeto: strano, ma funzionale! È un’immagine che adesso mi porto dietro personalmente, anche quando andiamo a suonare live, quindi ha colto proprio nel segno».
Spirito Giovane «Quando uscirà il nuovo album?»
Alessandro «L’album uscirà a marzo, il 12 marzo abbiamo fatto un release party al live club Vinile che si trova a Rosà, in provincia di Vicenza. L’album si chiamerà Long Distance e contiene una dozzina di tracce, abbiamo scelto di far uscire l’album anche sulle varie piattaforme digitali (Spotify, iTunes, Google Play e Deezer) venerdì 25 Marzo.
Spirito Giovane «Per le incisioni? A chi vi siete rivolti e come sono andate?»
Alessandro «La registrazione dell’album e la pre-produzione sono state affidate a Federico Nardelli, chitarrista degli Astral Week. L’abbiamo conosciuto un anno prima dell’ingresso in sala di registrazione, gli siamo subito piaciuti e ci ha chiesto di lavorare insieme: per noi è stato subito interessante, anche per il rapporto di stima reciproca e l’amicizia che si è creata con le registrazioni casalinghe fatte con lo zoom (insomma, non proprio amatoriale, quanto basta per rendere l’idea). Lui era subito pronto a darci consigli e accorgimenti, anche se abita a Roma e doveva sempre contattarci tramite posta o Skype. Alla fine l’abbiamo portato nel freddo nord [ride, ndr]: abbiamo infatti registrato al Hate Studio, all’epoca con sede a Rosà, adesso si è trasferito vicino a Marostica sempre in provincia di Vicenza. Ci abbiamo impiegato un paio di settimane a lavorare su… tutti gli aspetti dell’album! I primi due-tre giorni abbiamo fatto la batteria, poi basso, chitarra e voce; ci sono state poi percussioni, tastiere e arrangiamenti vari. Tutto sommato un processo “standard”, anche se da parte nostra è stata come un’evoluzione: con il primo EP abbiamo lavorato solo con Luca Spigato dell’Hate Studio, mentre con questo è stato un progetto più in grande. La differenza sostanziale è stata quella della ricerca del suono: nell’EP, nonostante magari il budget non fosse enorme, è venuto fuori un buon prodotto; ma nell’LP volevamo e abbiamo trovato un sound più vicino a quello che avevamo in mente e che suonasse il più naturale possibile».
Spirito Giovane «Parlami del videoclip dedicato al singolo, so che è uscito già da qualche mese»
Alessandro «Il singolo Fire World II è stato scelto a settembre e l’abbiamo affidato ai Fratelli Donazzan, che lavorano nel settore da un po’ di anni – nonostante siano molto giovani hanno fatto un ottimo lavoro! È uscito in premiere su Rockit.it il 30 dicembre (altra bella soddisfazione, da aggiungere alla precedente). Tra l’altro da lunedì 22 febbraio è andato in rotazione su MTV Generation – ulteriore bella sorpresa, ero bello tranquillo a studiare e vedo l’email del manager che ci aggiornava… ho smesso di studiare, manco a dirlo!».
Spirito Giovane «Com’è l’ambiente vicentino per i live?»
Alessandro «Il termine “disperato” in merito alla scena live italiana è calzante su certi aspetti, anche se la nostra zona è particolarmente viva e variegata. Anche solo nella Provincia di Vicenza tutti gli amici che conosco che suonano, fanno live, hanno un gruppo… poi, è comunque disperata la ricerca dei locali e la possibilità di avere un budget riconosciuto! Noi chiediamo alla fine solo un rimborso spese, ma immagino che tutto il mondo sia paese per questi aspetti. Anzi, senza “immagina”: anche in Spagna ho visto che la situazione era analoga».
Spirito Giovane «Prossime date live?»
Alessandro «I prossimi appuntamenti sono all’On the Road a Schio (Vicenza) il 1 Aprile, il 2 Aprile al Chinaski di Eraclea (Venezia) mentre il 9 saremo all’In Da Club di San Martino di Luppari in provincia di Padova per un set acustico, in realtà abbiamo già programmato i nostri impegni fino a Giugno e tutte le date le trovate sulla nostra pagina Facebook (www.facebook.com/virtualtimemusic) oppure sul nostro sito web www.virtualtimemusic.com. A questo volevo aggiungere che ci sarebbe per noi la possibilità di suonare anche al concerto del primo Maggio a Roma, abbiamo superato la prima selezione ora però ci servirebbe una mano da parte di chi ci segue, basta un click al pulsante “Mi piace” al seguente link: http://www.1mnext.it/index.php/gli-artisti/virtual-time entro il 4 Aprile per aiutarci a suonare la nostra musica sul prestigioso palco di Roma. Grazie a tutti per il supporto!!!»
Ringrazio Alessandro per il tempo messomi a disposizione e faccio ai Virtual Time un grosso in bocca al lupo: continuate così ragazzi!
Spirito Giovane