Spirito Giovane presenta “Live on Sofa”: l’intervista a Nicholas e Sarah

Live on Sofa Programma

Con il tempo, la rubrica ha avuto contatti non solo da band emergenti, ma da agenzie di management che si occupano di proporli al pubblico. Vedo questo mondo come l’altro lato della medaglia della musica underground che vorrei tanto esplorare da tempo. L’occasione è arrivata grazie a Sarah Zouleta, conosciuta tramite la “Sorry Mom!” Management, che insieme a Nicholas, Edoardo e Stefano collabora anche ad un programma live streaming su youtube: Live on Sofa. Ho intervistato Nicholas, uno dei creatori del progetto, e Sarah per farvi conoscere l’iniziativa, a mio parere di enorme interesse.

 

Spirito Giovane «Quando nasce l’idea di Live on Sofa?»

Nicholas De Pasquale «Tre anni e mezzo fa insieme ad alcuni compagni del liceo, Edoardo Pernotti e Stefano Scuderi; siamo un triumvirato d’intenti. Abbiamo fatto lo stesso percorso nel campo delle discipline dello spettacolo, ma poi ci siamo “separati”: Stefano, free lance video maker e montatore video io ho avuto delle esperienze da regista ed Edoardo invece lavora per qualche anno nell’ambiente cinematografico/televisivo come assistente operatore e tecnico luci sia nella capitale Romana che in giro per l’Italia. Ci siamo ritrovati tutti a Torino dopo qualche anno e volevamo creare qualcosa di nuovo, accattivante, coinvolgente e che potesse dare spazio a qualcuno che di solito non ne ha. Le band underground erano perfette, anche perché tutti noi abbiamo molto interesse verso il campo della musica. Live on Sofa  nasce quindi dal shakerare tutti i nostri interessi! Credo che sia qualcosa di cui si sentiva necessità, vista anche la chiusura di Roxy Bar e la fine dell’Mtv di una volta; il mercato musicale si è ristretto e sapevamo cosa significava non avere spazi per farsi conoscere. Infine pensavamo che fosse interessante non solo per le band, ma anche per le persone che vogliono sentire musica nuova».

 

Spirito Giovane «Sarah, tu sei arrivata nel programma dopo, giusto?»

Sarah Zuloeta «Esatto, sono entrata a Live on Sofa per vie traverse, diciamo così [ride, ndr]. Ho contattato Stefano per far suonare una delle band che seguo nel programma… e poi sono rimasta! Fino a quel momento Live on Sofa aveva presentato solo band di Torino e il format era diverso: la band, una settimana prima della diretta, registrava un’intervista e poi suonava. Il gruppo che avevo proposto in quel momento era la prima che veniva da fuori Torino e non aveva modo di fare l’intervista, così mi sono prestata a presentatrice per la diretta».

Nicholas «Quando abbiamo conosciuto Sarah ci siamo chiesti: perché non inserire dei presentatori? Alla fine lei era perfetta, a suo agio a parlare con le band e, anche se magari sentiva il nervosismo della diretta, bravissima a presentare i contenuti».

Sarah «Da quando si è aggiunto anche Andrea Norzi, l’altro conduttore, è tutto più divertente! Io e lui ci prendiamo in giro e diamo al programma quella atmosfera ancora più legata alla vecchia Mtv. Considera che Live on Sofa è il primo canale di musica  live in diretta streaming in Italia, quindi ha riempito un buco colossale del web con un’idea nuova, ma serviva una sorta di testimone con quello che erano i suoi antenati storici – e credo che la presenza di noi presentatori sia perfetta in tal senso. Voglio inoltre ricordare che dopo lo streaming, il video della puntata viene caricato e condiviso anche sui nostri social network e l’audio trasmesso anche su Elec-to Radio, cosa che amplia ulteriormente la visibilità della band dell’episodio».

 

Live on Sofa LucaSpirito Giovane «Nicholas, che problemi avete riscontrato con la rete internet italiana? In concreto lo streaming della performance della band come è realizzato?»

Nicholas «Guarda, non è possibile nascondere che la connessione in Italia è problematica. Noi facciamo uno streaming con una qualità che non rappresenta quella che vorremmo: siamo ad un buon livello solo perché sfruttiamo vari espedienti. Negli anni abbiamo provato di tutto, dall’adsl alla 4G e solo adesso siamo riusciti a trovare una solidità, ma possiamo stare sempre solo un’ora, perché la banda che noi sfruttiamo si può saturare di altri utenti. Poi c’è stata la sfida del materiale: la prima regia che abbiamo fatto era tutta analogica, il pezzo più recente era di fine anni 2000; lavoravamo con le scart e i cavi base! Adesso trasmettiamo dalla Sub Mix Pro di Torino e, grazie a Roberto Giuliano, siamo riusciti a trasformare il programma in uno streaming rapido, ma più omogeneo. Sul lato meramente tecnico, Roberto è il nostro fonico e ci permette di fare i suoni noi stessi: microfoniamo prima tutti gli strumenti, facciamo un soundcheck, mixiamo il sound e mandiamo tutto al mixer video. In base alla situazione, Roberto è subito pronto a sistemare i livelli e mandarceli in regia dove lì “embeddiamo” il sound al video».

Spirito Giovane «E le selezioni delle band?»

Nicholas «All’inizio contattavamo noi le band, non potevamo aspirare al fatto di avere persone che venissero da noi. Per convincere le prime era molto importante come proponevi l’iniziativa: credo che per loro vedere persone che venivano da te e dicevano, “ehi vuoi trasmettere in diretta streaming su youtube una tua canzone?”, fosse il massimo».

Sarah «Adesso abbiamo convogliato tutte le richieste su un’unica email, wannaplay@liveonsofa.com. Abbiamo una direzione artistica composta da alcune delle persone legate al programma, che sceglie tra le proposte arrivate la band dell’episodio. Abbiamo dovuto fare così perché erano levitate le richieste per partecipare».

 

Spirito Giovane «Uh, levitare delle richieste… conosco la sensazione! Come si struttura una live?»

Nicholas «Anzitutto facciamo solo una band, perché il cambio strumenti e quello delle impostazioni al mixer per i suoni rende difficile riuscire a gestire più di un gruppo! Inoltre gli spettatori calano appena vedono gente che cambia strumenti… purtroppo i tempi morti influiscono molto sulla diretta. Io però credo che, sapendo che c’è solo una band per episodio, diventa una bella vetrina anche per la stessa band, che sa di avere tutta la concentrazione su di sé».

Sarah «Inoltre ci siamo io e Andrea che condividiamo lo studio con la band e diventa difficile anche per noi mantenere l’attenzione sul live mentre gli altri provano gli strumenti».

Live on Sofaste+simo

Spirito Giovane «Ogni episodi è preparato a priori o improvvisate tutto?»

Sarah «Io e Andrea ci prepariamo prima la struttura: all’inizio presentiamo la band e diamo nozioni a livelli di biografia, da quando si sono formati al tipo di sound. Stessa cosa succede nell’inframezzo, quando il gruppo si riposa un attimo e raccontiamo l’altra metà della storia delle band. Preferiamo dare noi queste nozioni per passare a domande più interessanti quando, alla fine del live, la band si siede sul divano con noi e inizia l’intervista. Questa è quasi programmata: ad esempio la prima domanda è sempre “com’è suonare a Live on Sofa?”. La cosa è importante perché, mentre tu suoni, ti vedi fotografo e operatore che girano in mezzo a te, l’atmosfera cambia, non è come una prova dal vivo. Alle altre domande segue il coinvolgimento del pubblico: siccome sarebbe anacronistica la “telefonata da casa”, sfruttiamo la chat di youtube per porre altre domande alla band. Quindi chiediamo cose che di solito la band non ha occasione di dire: backstage dei video che hanno fatto o segreti che non hanno mai svelato. Importantissime sono infine le date future della band».

Spirito Giovane «Come mai una saletta per trasmettere il programma?»

Sarah «Credo che i musicisti non siano tutti fatti per la telecamera, sono forse più esperti del pubblico dal vivo. La saletta aiuta a immergerli in un ambiente riconoscibile e lasciar fare alla band il loro spettacolo: sono liberi di interagire con le telecamere, ma, se non se la sentono, possono suonare il loro meglio e basta».

Nicholas «Live on sofa ha trasmesso da tanti luoghi: abbiamo provato nel mio garage, a casa di Edoardo o di Stefano, in saletta… e spesso le band emergenti sentono lo stress del live! Alcune vedono la diretta come una specie di intromissione del nostro programma nel loro “dietro le quinte”, che è anche una delle sensazione che vogliamo trasmettere, purché ci sia anche una dimensione di tranquillità. La saletta è un ambiente in cui di solito le band stesse suonano e quindi si adatta bene allo scopo».

 

Spirito Giovane «Il bello della diretta: via a ruota libera! Incidenti, problemi, risate di Live on Sofa!»

Sarah «In una recente puntata abbiamo fatto le prove con la band, ci siamo preparati la biografia, mi sono seduta sul divano, è partito il live e… vuoto. Non mi ricordavo il nome della band! Ti giuro, è stato il secondo più lungo della mia vita, proprio vuoto nella mente».

Nicholas «Una volta dalla regia vedevo gente che gesticolava e non capivo. Noi leggiamo i commenti su youtube tramite un iPad e quella volta ce l’eravamo dimenticato, quindi dovevamo portarne uno in saletta. Così ho dovuto modificare la regia per non riprendere chi entrava a portare l’iPad: c’era un ninja che passava tra la gente della band evitando le telecamere [ride, ndr]… poi alla fine è andato tutto bene».

Sarah «A volte capita che il cantante della band sbagli a dire il titolo della la canzone in  scaletta facendo  sbagliare anche noi presentatori… ma è proprio il bello della diretta!».

Nicholas «Una volta ci si è spenta la telecamera in diretta, batteria finita!».

 

Spirito Giovane «Evoluzione di Live on Sofa»

Sarah «Vogliamo allargare il progetto di Live on Sofa, sponsorizzando e spingendo la dimensione del sito per creare una rete e creare un portale per tutta la musica e i musicisti, infatti sul sito www.liveonsofa.com stiamo iniziando a creare una rotazione musicale contenente i video-clip di tutti coloro che ce li mandano, appunto, per uscire dall’enorme rete(intasata) di YouTube ed essere in homepage con il proprio sound e il proprio video…ma questa è solo una delle novità!»
È stato elettrizzante per una volta intervistare le persone dietro ad una iniziativa simile alla mia. Dopo due anni e passa di rubrica, avere dall’altro lato di Skype Sarah e Nicholas mi ha dato la spinta necessaria per continuare e per chiarire il mio punto d’arrivo: far conoscere musica, quella underground italiana che può rivelare tante sorprese. È con questo pensiero in testa che saluto gli (ormai) amici di Live On Sofa e faccio loro un grande in bocca al lupo, sperando di reincontrarli presto e di collaborare in futuro per qualche progetto.

Noi ci risentiamo qui prossimamente per una nuova intervista musicale

Spirito Giovane

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *